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Milano chiude male il mese di aprile: FTSE Mib -2,09% dopo il meeting della BCE

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Dopo tre sedute positive consecutive, il FTSE Mib frena e scende a 17.690 punti. Male anche le altre piazze europee

Si chiude male il mese di aprile per Piazza Affari, che scivola di circa due punti percentuale sulla delusione per le misure adottate dalla BCE. L’eurotower non ha ampliato il PEPP, e si è limitata ad altri interventi (come il lancio di una nuova serie di sette aste di emergenza pandemica) che comunque iniettano meno liquidità di quanto i mercati si aspettavano. Sui mercati pesa anche l’avvio negativo di Wall Street.
La Borsa italiana paga anche il dato sul PIL del primo trimestre, sceso del 4,7% (peggior calo di sempre anche se leggermente migliore delle attese), e le decisioni di prendere profitto in vista del ponte del 1 maggio.

Frenata per il FTSE Mib

Milano inverte la rotta dopo dopo tre sedute positive consecutive. Il ha chiuso a 17.690 punti, in calo del 2,09%. L’indice milanese non solo ha perso 18mila, ma durante la giornata era arrivato anche a violare l’importante supporto posto in area 17.500.

Banche in vistoso ribasso con l’incremento dello spread. Unicredit -4,7% (su cui Standard&Poor’s ha modificato l’outlook a negativo da stabile); Bper -4,33%; Intesa -3,88%; Banco Bpm -3,68%; Mediobanca -4,13%.
Ripiega ance il settore oil, malgrado il balzo del petrolio. Pesa sui titoli energy la debole trimestrale di Royal Dutch Shell che ha tagliato del 66% il dividendo, primo taglio dal lontanissimo 1945.
Solo sette i titoli positivi sul listino principale. Sul podio Italgas +4,83%; Hera +1,26%; A2a +0,69%.
Da segnalare la caduta di DiaSorin (-4,25%) dopo l’annuncio di Gilead Sciences riguardo i primi test sull’efficacia del remdesivir, il farmaco sperimentale contro il Covid-19.

Le altre Borse

Il comparto bancario trascina giù tutta Europa (l’EURO STOXX Banks -5,9%). La fuga dall’azionario travolge Francoforte -2,25%; Parigi -2,12%; Madrid, -1,91%. La peggiore è Londra, -3,43%,
Anche Wall Street perde terreno dopo i brutti dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. A conclusione della giornata di scambi, infatti, il ha perso l’1,17% a 24.345,72 punti, e lo lo 0,92% a 2.912,43 punti. Rosso al close pure per il , -0,28% a 8.889,55 punti.

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