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Dollaro USD in crescita, continua la ricerca di rifugio dopo i dati macro USA

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La scorsa settimana le domande di sussidio di disoccupazione sono state 5,2 milioni, leggermente di più delle attese (5,1)

Gli ultimi dati macro in arrivo dagli USA confermano i danni provocati dalla pandemia, consolidando la prudenza degli investitori, e in definitiva dando una spinta al dollaro USD.

I mercati guardavano con trepidazione al dato sulle richieste di sussidio di disoccupazione, dopo i record storici fissati a marzo. La scorsa settimana le domande sono state 5,2 milioni, leggermente di più delle attese (5,1) ma molte di meno rispetto ai 6,1 milioni della settimana precedente.
Questo dato porta il totale delle domande inoltrate dall’inizio dell’emergenza oltre i 20 milioni. Ad ogni modo, è stato scongiurato il timore di un dato nuovamente scioccante.

Sul fronte macro sono stati resi noti altri dati negativi riguardo l’economia a stelle e strisce, come il calo dell’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Philly FED), che è crollata in territorio negativo a -56,5.
Anche il settore edilizio offre segnali di peggioramento. A marzo infatti è stato avviato il 22,3% di cantieri in meno, con le richieste di permessi edilizi scesi su base mensile del 6,8%.

Dollaro in rialzo sull’euro

Questo clima negativo che si respira sui mercati sta spingendo il dollaro, che sfrutta la sua veste di rifugio sicuro in tempi di incertezza.
Dopo un breve periodo positivo, il cambio EURUSD ha ripreso la marcia discesa, anche sull’onda dell’incertezza in ambito Ue sulle risposte da dare all’epidemia.

La soglia psicologica di 1,10 che quasi coincide col 38.2 Fibonacci (costruito sul ribasso da febbraio a marzo), si è confermato un ostacolo tecnico difficile da superare, respingendo i prezzi che adesso stanno testando, ma al ribasso, il livello 23.6Fib su quota 1,083 (fonte grafica broker ).

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Anche il DollarIndex – che misura l’andamento del greenback contro altre valute principali – sta marciando al rialzo ed ha scavallato nuovamente quota 100.
A temperare il rialzo della divisa statunitense c’è stato lo stabilizzarsi dei prezzi del petrolio e l’affacciarsi di una certa propensione al rischio sul fronte equity. Questa sera intanto Trump annuncerà le linee guida per la riapertura del Paese in una conferenza stampa.

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