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L’Euro-Dollaro ha ripreso slancio, ma la soglia di 1,10 resta ancora un grosso ostacolo

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Alla riapertura dei mercati dopo le festività Pasquali, sarà interessante vedere la reazione al piano dell'Eurogruppo

Dopo un avvio di settimana blando, l’euro è riuscito a riprendere slancio contro il dollaro nella seconda parte, scavallando nuovamente la soglia di 1,09.
A guidare l’andamento della major sono stati prevalentemente gli aggiornamenti riguardo al coronavirus, che in alcuni paesi sembra rallentare la corsa.
Ma la settimana è stata caratterizzata anche dalle decisioni della FED, dai dati macro e dall’Eurogruppo.

FED, dati macro ed Eurogruppo

La banca centrale americana ha varato il programma di sostegno da 2.300 miliardi a beneficio dei governi e delle attività locali, per aiutarle a far fronte alla crisi sanitaria. Il presidente Powell ha ammesso che i questo momento la FED ha dovuto ampliare il suo ruolo, andando oltre la consueta attenzione a mantenere i mercati “liquidi” e funzionali.
Sempre dagli States sono giunti i dati macro riguardo ai sussidi di disoccupazione: ancora una volta le richieste hanno drammaticamente superato i 6 milioni (Nelle ultime tre settimane, ben 16,8 milioni di persone hanno fatto richiesta di sussidio).

Sul fronte europeo, l’attenzione è stata tutta rivolta all’Eurogruppo, che avrebbe dovuto fornire risposte concrete su come fronteggiare la crisi. A metà settimana un primo tentativo è andato a vuoto a causa delle divisioni interne tra i paladini del rigore (Olanda) e quelli della linea morbida (Italia), alimentando le paure dei mercati.

Soltanto venerdì è arrivata la schiarita, con un’intesa sommaria su 3 reti di salvataggio (MES, Bei, Sure) e un piano di rilancio dell’economia. Il risultato è un pacchetto da 1.000 miliardi di euro. Nulla da fare invece per gli Eurobond, elemento ritenuto indispensabile dal governo Italiano.

Euro-Dollaro in altalena

L’effetto combinato di questi elementi ha in generale appesantito il biglietto verde, che pure aveva cominciato meglio la settimana spingendo al ribasso la coppia EURUSD fin sotto 1,08, ovvero al test di 23.6 Fibonacci costruito sul movimento dai massimi di febbraio ai minimi di marzo (fonte grafica broker ).

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Poi però lo scenario è cambiato, l’euro ha ripreso slancio con l’eccezione di un solo giorno, quello in cui la prima riunione dell’Eurogruppo ha fatto flop.
Il successivo rimbalzo ha però spinto l’EurUsd oltre il livello di 1,09, e adesso si muove in prossimità di una zona molto interessante perché vi confluiscono la soglia psicologica di 1,10, il livello 38.2 Fibonacci e la media mobile 50.
Un breakout superiore a tale livello poterebbe evidenziare un buon slancio al rialzo. Viceversa, in caso di nuova discesa andrà tenuto d’occhio il livello 1,0892 (Fibonacci 23,6).

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