Un’altra giornata positiva per la Borsa di Milano e per gli altri listini del Vecchio continente, mentre l’Eurogruppo si riunisce per decidere quali misure adottare per contrastare la crisi economica innescata dal coronavirus.
Il sentimento dei mercati resta orientato maggiormente al rischio, dal momento che l’epidemia sembra rallentare nei paesi che per primi hanno deciso la chiusura (a partire dall’Italia).
Milano verso la fine dell’orso
A Piazza Affari il avanza del 2,19% a 17.411,72 punti, e si avvia quindi alla fine della fase di ‘orso’, grazie ad un recupero del 20% cominciato dai minimi toccati il 12 marzo.
Il listino milanese, dopo il decreto varato ieri dal governo che mette a disposizione liquidità per 400 miliardi di euro alle piccole, medie e grandi imprese, aveva anche raggiunto il +5% intraday, prima di cedere parte dei guadagni, in attesa degli esiti della riunione dell’Eurogruppo.
A Milano volano Exor (+8,2%) insieme a Cnh (+7,3%) e Fca (+6,5%). Bene anche le banche dove si mettono in mostra Unicredit (+3,4%), Ubi (+2,6%) e Mediobanca (+2%).
L’andamento del prezzo del petrolio porta in rialzo Tenaris (+4,6%) e Eni (+1,2%). In evidenza Buzzi +6,77%; Amplifon +6,44%. Spunti su Diasorin +5,76%. Dopo il volo della scorsa ottava, continua a cedere terreno Atlantia (-5,5%).
Le altre Borse principali
Anche le altre Borse europee archiviano la seduta in rialzo.
In terreno positivo il a Francoforte (+2,79%), ma anche Londra (+2,19%), Parigi (+2,12%) e Madrid (+1,5%).
Delude invece Wall Street, che dopo un buina avvio ha invertito la rotta chiudendo in moderato ribasso. Il ha perso lo 0,12% a 22.653,86 punti, il -0,33% a 7.887,26 punti mentre lo perde lo 0,16% a 2.659,41 punti.