Dopo i tagli del mese scorso, la Reserve Bank of Australia ha confermato i tassi di interesse allo 0,25%, il livello minimo storico. L’istituto centrale ha anche confermato il piano di Quantitative Easing illimitato, ribadendo che farà tutto quello che è necessario per raggiungere l’obiettivo dello 0,25% di rendimento dei titoli a tre anni.
Ricordiamo che la Banca ha tagliato i tassi dallo 0,75% allo 0,50% a inizio marzo, e meno di 2 settimane dopo ha fatto un altro taglio allo 0,25% per combattere gli effetti economici negativi del coronavirus.
L’impatto del Covid in Australia è in aumento. Crescono i contagi che hanno raggiunto quota 6mila (con 46 vittime), e il governatore della RBA Lowe ha aggiunto che si prevede una contrazione economica molto ampia nel secondo trimestre, a causa della chiusura di molte attività causata dalle misure di distanziamento sociale.
Inoltre, il comitato di politica monetaria ha ribadito che non alzerà i tassi di interesse fino a quando non vedrà progressi nei target di inflazione e occupazione.
Aussie in crescita sulle notizie più incoraggianti
Le notizie più incoraggianti che stanno giungendo dal fronte sanitario – con contagi e decessi in calo nelle zone più colpite del mondo – hanno però riacceso un po’ di appetito al rischio negli investitori.
Soprattutto la ripresa della Cina sta avendo un impatto sul dollaro australiano (valuta legata alle materie prime), tant’è che la coppia AUDUSD si muove in forte rialzo (fonte grafica broker ).
Il giorno in cui la RBA ha tagliato i tassi portandolo allo 0,25%, il cross AUDUSD raggiunse il minimo dall’ottobre 2002, vicino quota 0,5500. Da allora però è rimbalzato vicino al livello di ritracciamento del 61,8% costruito dai massimi del 9 marzo ai minimi del 19 marzo, appena sopra 0.6200.
