I dati sulla disoccupazione americana – benché attesi – riportano la paura sui mercati, e spingono il dollaro al rialzo.
Le richieste di sussidio hanno avuto una impennata fino a 6,6 milioni, in crescita di oltre 3 milioni rispetto al dato della settimana precedente, che già rappresentava un record storico. Le previsioni degli analisti avevano stimato un peggioramento, ma non di questa portata, visto che secondo loro avrebbero dovuto essere 3,5 milioni.
Anche la media delle richieste di sussidio di quattro settimane, che elimina la volatilità da una settimana all’altra, è balzata al massimo storico: 2,612 milioni di persone.
La paura spinge il dollaro USD
Questo pessimo dato ha spinto il oltre quota 100 dopo aver indugiato in area 99,5 per tutta la mattina, dal momento che il biglietto verde è la valuta più liquida al mondo ed è quella alla quale si rivolgono gli investitori nei momenti di panico.
Il cambio scivola ai minimi delle ultime sei sedute a 1,0852, confermando l’oltrepassamento al ribasso delle due medie a 50 e 200 (fonte grafica broker ).
La valuta unica sconta le pesanti implicazioni economiche della pandemia, evidenziate dal secondo ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier, che ha ipotizzato un crollo del PIL della prima economia della zona euro, superiore a quella registrata durante la crisi finanziaria del 2008/2009.
