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FTSE MIb +1,06%, così Piazza Affari chiude in rialzo un marzo nerissimo (persi 145 miliardi)

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Dall'inizio dell'emergenza sanitaria in Italia (20 febbraio, primo paziente ricoverato a Codogno), il Ftse Mib ha perso il 33%

Chiudono in territorio positivo le borse europee, malgrado le incertezze legate all’epidemia del coronavirus e al suo impatto sulle economie. Per Milano un piccolo squarcio di ottimismo giunge dal dato su nuovi morti e contagiati, che sembrano stabilizzarsi.

Il bilancio di Milano

Piazza Affari chiude la seduta con il che sale di 1,06% a quota 17.050 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna l’1,18% a 18.569 punti.

Tra i titoli del listino milanese spicca Eni, che guadagna 7,3 punti. Bene anche Atlantia, Buzzi Unicem e Fca. Anche oggi il settore bancario ha accusato un po’ di pressione, sulla scia dello stop alla distribuzione del dividendi per quest’anno a causa della crisi del coronavirus.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia (20 febbraio, primo paziente ricoverato a Codogno), il ha perso il 33%, scendendo di 8mila punti.
Per la Borsa italiana si chiude un mese di marzo terribile, durante il quale ha perso oltre 145 miliardi di euro a causa del coronavirus. Una cifra di gran lunga maggiore a quella persa dai listini di Milano nell’intero 2018 (100 miliardi).

Le altre Borse

Anche le altre principali Borse europee archiviano la seduta in positivo, sulla scia dell’apertura in verde a Wall Street.
Fra le piazze finanziarie, Londra ha guadagnato l’1,95% a 5.671 punti, a Francoforte il avanza dell’1,24% a 9.935 punti e Parigi lo 0,4% a 4,396 punti.

Nel pomeriggio anche Wall Street si era mossa sopra la parità, ma poi gli indici statunitensi hanno invertito i precedenti guadagni e chiuso la sessione in territorio negativo.
Il Dow è sceso dell’1,84%, lo e il hanno restituito l’1,60% e lo 0,95% sulla notizia che il numero di casi a New York ha superato Wuhan.

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