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Il Petrolio non ha tregua: altro scivolone. Il WTI si affaccia sotto i 20 dollari al barile

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Anche il Brent continua a perdere quota e rimane sui minimi da 18 anni (è scivolato fino a 22,76, minimo da novembre 2002)

La marcia al ribasso del petrolio non accenna a fermarsi, e oggi registra un altro capitolo importante. Il infatti si affaccia sotto la soglia dei 20 dollari, qualcosa di impensabile pochi mesi fa.

Timori e guerra dei prezzi

Stanno pesando anzitutto i timori che l’emergenza provocata dal Covid-19 possa durare molto più a lungo di quanto si pensasse, provocando così un lungo periodo di domanda fiacca di carburante. Si stima che la domanda globale di petrolio possa scivolare di 15-20 milioni di barili al giorno, circa il 20% in meno rispetto allo scorso anno.

A peggiorare notevolmente le cose c’è poi la guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia, innescata dopo il fallimento dell’ultimo vertice OPEC+. I sauditi hanno inondato il mercato di petrolio a basso prezzo, finendo per dare una spallata violenta al mercato.

WTI sotto i 20 dollari

Così si spiega la forte pressione sull’oro nero. Il greggio si è affacciato addirittura sotto la soglia dei 20 dollari, mentre il rimane sui minimi da 18 anni (è scivolato fino a 22,76, minimo da novembre 2002).

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Secondo diversi analisti, questo livello così basso costringerà molte compagnie a fermarsi, anche perché le capacità di stoccaggio ormai sono sature.

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