Dopo i recenti tagli di emergenza al costo del denaro, il comitato di politica monetaria della Bank of England (BoE) ha deciso – con voto unanime dei membri – di lasciare i tassi di interesse fermi allo 0,10%.
Nelle scorse settimane la banca centrale aveva portato il costo del denaro dallo 0,75% iniziale fino al minimo storico attuale, per contrastare gli effetti del coronavirus sull’economia.
La BoE ha altresì confermato l’aumento dei piano di acquisti titoli di 200 miliardi di sterline, portato a 645 miliardi di sterline.
Bank of England disposta a intervenire ancora
Secondo il board, la pandemia potrebbe provocare “danni a lungo termine per l’economia, soprattutto se si verificano fallimenti delle attività su larga scala o aumenti significativi della disoccupazione”. Tuttavia, al momento non c’è modo di quantificare l’entità precisa dello shock derivante dal coronavirus.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato inoltre di essere disposta a intraprendere ulteriori azioni per limitare il danno economico derivante dall’epidemia.
Sotto questo punto di vista, è probabile che la Bank of England attenderà i primi dati economici chiave per ppoi eventualmente impegnarsi in ulteriori stimoli.
Lento recupero della sterlina
La sterlina ha ampliato i guadagni rispetto al dollaro giovedì, contro il quale settimana scorsa aveva toccato il minimo dal 1985 a 1,143 (gli investitori accumulavano dollari in quanto rifugio liquido).
Grazie anche ai dati deludenti sul lavoro giunti dagli USA, il Cable GBPUSD è volato oltre la soglia di 1,20, che può essere visto come primo livello di resistenza verso una risalita più decisa, mentre il prossimo prossimo step è a quota 1,227 (fonte grafica broker ).
La valuta britannica sta guadagnando terreno anche nei confronti dell’euro, dopo l’impennata avuta a partire dalla seconda metà di febbraio. Il cambio EURGBP sta scendendo per la terza sessione di filae e adesso viaggia a ridosso di 0,91.
