Il dollaro continua la sua fase di debolezza mentre la diffusione del Covid-19 accelera anche oltreoceno (Louisiana e Iowa sono stati dichiarati zone di disastro federale), e dopo il maestoso piano di sostegno varato dall’amministrazione Trump: ben 2.000 miliardi di dollari, che ha migliorato la propensione al rischio ed aumentato la domanda di attività più rischiose.
Ciò alimenta la pressione al ribasso sul dollaro USA, poiché considerato bene rifugio di ultima istanza.
La debolezza del biglietto verde
Il Dollar Index – che misura l’andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di valute principali – scivola verso la soglia di 101 che è stata varcata circa una settimana fa.
Intanto l’euro riprende a guadagnare nei confronti del biglietto verde, nonostante il dato IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, crollato da 96 a 86,1 toccando il minimo dal 2009 (suggerendo che la più grande economia europea si sta dirigendo verso la recessione).
La coppia EURUSD marcia sopra 1,08, continuando ad allontanarsi dai minimi degli ultimi 37 mesi toccati pochi giorni fa.
Come vediamo in questo screenshot tratto dalla xStation del broker , la coppia si aggira sul 78,6 Fibonacci, costruito sul movimento tra il 2017-2018.
Tuttavia è ancora presto per dire se il movimento della valuta unica possa essere il preludio a una crescita più corposa nelle prossime sedute.