Giornata molto positive per le Borse, che chiudono in rialzo sulla scia del maggiore ottimismo innescato dal QE senza limiti della Federal Reserve, dall’allentamento delle restrizioni in Cina e in attesa del via libera al piano di stimoli per l’economia da parte del Congresso Usa.
Milano vola
La Borsa di Milano va in rally in modo veemente, con l’indice che ha guadagnato l’8,93% chiudendo a 16.948 punti (resta in vigore il divieto Consob sulle vendite allo scoperto).
Si tratta della quarta miglior performance di sempre del Ftse Mib, calcolato dal 1998, e del balzo più rilevante dal maggio 2010.
Quasi tutte le blue chip si sono mosse al rialzo, ed alcuni titoli hanno piazzato dei balzi a doppia cifra, come FCA (+12,87%), Mediobanca (+13,91%) ed ENI (+14,93%), tre dei titoli maggiormente penalizzati nell’ultimo mese.
Guadagno in doppia cifra anche per STM (+14,4%), ma il miglior performer di giornata è stata Exor con +21%.
Europa e Wall Street
Giornata da incorniciare anche per le altre borse europee. Londra segna un recupero del 7,5 per cento, Parigi dell’8,4% mentre a Francoforte il indossa la maglia rosa con un balzo che sfiora il +11 per cento.
Intanto, oltreoceano anche Wall Street va in rally.
Alla chiusura dei mercati europei, il ha fatto registrare un’impennata dell’11,37% a 20.704,91 punti. Il rialzo odierno del Dow Jones, in termini percentuali, è stato il più alto dal lontano 1933, ovverosia 87 anni fa.
Lo S&P500 ha guadagnato il 9,38% a 2.447,33 punti. Rialzi da urlo al close pure per il Nasdaq Composite, +8,12% a 7.417,86 punti.
