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Il Dollaro vola sulle incertezze degli investitori. EUR-USD sotto 1,10, AUD-USD nuovo minimo da 11 anni

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Il Dollar Index ha ripreso slancio dopo la frenata di lunedì, è salito oltre quota 99 e si avvicina al test della tripla cifra

Il dollaro sta marciando spedito contro le valute principali, spinto dalla prudenza degli operatori che preferiscono detenere la valuta più liquida. Nonostante i diversi interventi delle banche centrali – prima fra tutte proprio la FED, che ha tagliato due volte il costo del denaro – i mercati non sono affatto fiduciosi riguardo al prossimo futuro.

Index su quota 100, EURUSD sui minimi di marzo

Il ha ripreso slancio dopo la frenata di lunedì, è salito oltre quota 99 e si sta avvicinando al test della barriera psicologica alla tripla cifra.

Il cambio euro-dollaro () è intanto scivolato sotto quota 1,10 registrando i nuovi minimi di marzo.
La coppia ha tagliato dall’alto verso il basso entrambe le medie mobili (200 e 50) e adesso sta affrontando il supporto a quota 1,096 (fonte grafico broker ).

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Ad accrescere le pressioni sulla valuta unica è il sondaggio ZEW sul sentiment dell’economia tedesca, che ha evidenziato un crollo a -49,7 (da 8,7), molto peggio delle previsioni.
Gli esperti prevedono una contrazione dell’economia nel primo trimestre e ritengono che una contrazione sia molto probabile anche nel secondo, il che significherebbe recessione tecnica per la locomotiva d’Europa.

USD contro JPY, GBP, AUD, NZD

Il biglietto verde cresce in modo deciso anche contro lo yen giapponese (). Il rimbalzo ha consentito al greenback di recuperare le perdite di ieri, riportando il cross al test della 38.2 Fibonacci.
Ieri la Banca del Giappone ha annunciato nuove misure per stimolare l’economia ed alleviare l’impatto della pandemia da coronavirus, senza però andare a ritoccare i tassi che sono già da tempo in territorio negativo.

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Il Cable () intanto è sceso ai livelli più bassi da settembre dello scorso anno sotto 1,2100 (sulla valuta britannica pesa anche la maggiore incertezza sulle future relazioni del Regno Unito con l’UE, legata a negoziati che chissà quanto rallenteranno).

Negativo anche il bilancio delle commodity currencies (ovvero le valute legate alle materie prime) rispetto al dollaro.
Il cambio ha toccato un nuovo minimo di 11 anni a 0,602, dopo la diffusone del rapporto riguardo l’ultimo meeting della Reserve Bank of Australia.
L’ invece scivola al livello più basso da maggio 2009 vicino 0.597.

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