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Borse in profondo rosso. Per Wall Street seduta peggiore dal 1987. FTSEMib -6,2%

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Il clima si è appesantito quando il presidente Trump ha parlato della possibilità di una recessione per l'economia Usa a causa del coronavirus

Altra giornata nerissima per le Borse di tutto il mondo. Dopo la seconda mossa a sorpresa della Federal Reserve, che domenica sera ha praticamente azzerato i tassi di interesse e varato un ingente piano di acquisto titoli (700 miliardi di dollari), i mercati sembrano essersene infischiati.

Terribile il bilancio a WallStreet, dopo che il presidente Donald Trump ha parlato della possibilità di una recessione per l’economia Usa a causa del coronavirus.
Il ha chiuso a meno 12,9% mentre il ha perso il 12,3%, Per gli USA si è trattato della peggior seduta in termini percentuali dal 1987 (a quell’epoca arrivò a lasciare sul terreno oltre il 22%).

Male anche l’Europa, con alcuni listini che erano giunti a perdite in doppia cifra percentuale, salvo poi recuperare in piccola parte.
A Piazza Affari il scende del 6,2% e per domani è previsto lo stop alle vendite allo scoperto, su decisione della Consob su 20 titoli. Il governo intanto ha approvato il decreto “cura-Italia”, che prevede interventi per 25 miliardi di euro per mitigare le conseguenze dell’emergenza coronavirus.

Nel resto d’Europa la Borsa peggiore è stata quella di Madrid, che ha ceduto il 7,9% finale. Seguono Parigi (-5,7%), Francoforte (-5,3%) e Londra, che ha chiuso in perdita del 4,1%.

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