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Anche l’Asia si muove: Bank of KOREA e HONG KONG decidono di tagliare i tassi

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La mossa della BoK ha spinto al ribasso il Won (KRW), tanto che il cambio UsdKrw è schizzato fino al livello massimo di 4 anni, verso quota 1,226

Si allunga l’elenco degli istituto centrali che stanno intervenendo per combattere gli effetti del Covid-19 sull’economia. Anche in Asia alcuni istituti centrali sono intervenuti con manovre accomodanti, e se la BoJ ha deciso di farlo senza tagliare il costo del denaro, una sforbiciata ai tassi di interesse l’hanno invece data Corea del Sud e Hong Kong.

La decisione della Bank o Korea

Il Consiglio di politica monetaria della Bank of Korea si è riunito in un meeting non programmato, decidendo di abbassare il costo del denaro allo 0,75% (-50 pb). Per l’istituto guidato dal governatore Lee Ju-yeol si tratta del nuovo livello record.
Appena venti giorni fa, in un meeting ordinario era invece stato deciso di lasciare i tassi fermi, a dimostrazione di quanto gli eventi siano precipitati negli ultimi giorni.

La BoK ha inoltre deciso di intervenire anche con altri strumenti per rafforzare la liquidità nel mercato finanziario, e dare sostegno alle PMI. Ricordiamo che la Corea del Sud è stata uno dei paesi più colpiti dal virus, con oltre 8.000 casi e quasi 80 morti.
Prima che scoppiasse il Coronavirus, la Corea del Sud era speranzosa in un rilancio economico dopo l’accordo siglato da Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale.

La mossa della BoK ha spinto al ribasso il Won (KRW), tanto che il cambio è schizzato fino al livello massimo di 4 anni, verso quota 1,226 (fonte grafica broker ).

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Hong Kong

Ma la BoK non è stata la sola a ritoccare i tassi in Asia. Anche la banca centrale di Hong Kong ha ridotto il tasso di riferimento di 64 punti base (ora è allo 0,86%), dopo che la Federal Reserve statunitense ha erogato un taglio dei tassi.
La Hong Kong Monetary Authority (Hkma) ha ridotto inoltre la riserva di capitale anticiclica (misure che consentirà alle banche di sostenere maggiormente l’economia domestica).
Si tratta della seconda riduzione operata quest’anno dalla banca centrale (c’era stata una riduzione di 50 punti base a inizio mese).

Sul fronte valutario, l’Hong Kong Dollar (HKD) è rimasto sostanzialmente stabile nei confronti del biglietto verde americano. La coppia scambia su quota 7.7668, in prossimità dei minimi da aprile 2017 (fonte grafica broker ).

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Il cambio è giunto su questo livello dopo l’impennata e la successiva caduta vissuti nella seconda metà di febbraio.
Tre elemento avevano propiziato la ripresa del dollaro hongkonghese: le aspettative sui costi di finanziamento, la crescita di domanda stagionale di liquidità e la rinnovata tensione sul fronte mediorientale.

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