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Il dollaro si rialza dopo il flop di lunedì. EUR-USD rimbalza con forza sul 38.2 Fibonacci

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Il dollaro ha tratto slancio dalle misure di stimolo fiscale promesse da Donald Trump e dalla ripresa del petrolio

Dopo i recenti scivoloni, il dollaro corregge la rotta con decisione e prende slancio, spingendo l’ lontano dai massimi del 2020, in orbita 1,13.

Gli alti e bassi del biglietto verde

Settimana scorsa la Fed ha fatto una irruzione prepotente sui mercati, con un taglio dei tassi di interesse nell’ordine di 50 pb. Questo avvenimento aveva già instillato una certa debolezza nel biglietto verde, che unita al crollo di ieri del petrolio avevano reso il terreno scivolosissimo per il dollaro, che era andato in retromarcia su tutta la linea.

Anche se i mercati si attendono un’ulteriore sforbiciata dei tassi USA la prossima settimana, il dollaro ha tratto oggi slancio dalle misure di stimolo fiscale promesse da Donald Trump (anche se fonti vicine a Cnbc hanno affermato che il piano non è ancora pronto), oltre che dalla reazione del petrolio.

A proposito di Trump, il presidente USA è tornato a mettere pressione alla FED con il solito tweet al veleno: “La nostra patetica Fed, che si muove lentamente, che ha alzato i tassi troppo velocemente e li ha abbassati troppo tardi, dovrebbe ridurre il costo del denaro. La Fed dovrebbe portare i tassi di interesse al livello di cui beneficiano le nazioni a noi concorrenti. La Fed dovrebbe indicare la strada, non seguirla in ritardo come ha fatto”.

La reazione del dollaro

Il cambio è tornato a scivolare verso quota 1,13, dopo aver raggiunto con un gran balzo i massimi di un anno quasi su quota 1,15.
E’ quindi fallito il test del livello 38,2% di Fibonacci, ritracciamento di tutta la discesa subita da inizio 2018 come vediamo sulla webtrader .

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L’attenzione è ora tutta rivolta alla seduta di giovedì, quando ci sarà il meeting della BCE.
L’Eurotower a differenza della FED ha le armi spuntate, per cui sarà importante vedere il tipo di intervento che vorrà fare Christine Lagarde nel contrastare il problema coronavirus.
La sensazione comunque è che adesso cominceranno un po’ di pressioni ribassiste sulla moneta unica, anche perchè il mercato ha scontato quello che doveva avvenire sul dollaro.

Nel frattempo il dollaro ha recuperato tutte le perdite di ieri contro lo Yen. Il cross è tornato infatti oltre 104,5.
Stesso recupero anche contro l’altra valuta rifugio, il franco svizzero (), che si è riallontanato dai minimi di circa 2 anni.

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