La settimana delle criptovalute si chiude a tinte chiaroscure, con pochi segni verdi e una prevalenza di rossi (ma quasi tutti di lieve entità). Si può parlare quindi di un quadro interlocutorio rispetto alla fine di febbraio, anche se i risultati di questa settimana sono condizionati dalla pessima giornata di sabato.
Ieri infatti c’è stata un’ondata di ribassi anche in doppia cifra, che hanno finito per penalizzare tutto il settore.
Bitcoin fallisce l’assalto a 9200, poi scivola
Si chiude con un leggero positivo la settimana di , che ha provato diverse volte a riconquistare la soglia dei 9.200 dollari, che fino alla rottura fine di febbraio era un supporto molto solido (e ora è una resistenza).
Nella giornata di sabato però c’è stato un crollo di oltre 400 dollari, che ha spinto il prezzo su 8.700. La discesa è poi continuata e adesso il livello importante diventa quello attuale a 8.500 dollari, dove passa anche la trendline dinamica rialzista che continua a sostenere il trend.
Come vediamo sulla webtrader , adesso il prezzo di peraltro sta testando il livello 50% di Fibonacci, che passa nelle adiacenze della media mobile 200. Si può quindi ben dire che siamo in una fase cruciale per il mercato, che andrà osservata con attenzione nei prossimi giorni.
Ethereum (ETH) in leggero positivo
Anche la settimana di si sta chiudendo con un bilancio leggermente positivo, ma resta il rammarico dei “tori” per il mancato successo del test sui 240 dollari (sabato poi c’è stato un calo dell’8% che hanno ridimensionato i guadagni settimanali). Per avere un segnale di inversione di medio periodo bisognerà ancora aspettare.
Tra le Top20 ha brillato (+4%), la migliore degli ultimi 7 giorni. Sui gradini più bassi della classifica invece ci sono ZCash, Monero ed che perdono circa 5 punti percentuali. Durante la settimana la capitalizzazione del mercato cripto è passata da un minimo di 243,1 a un massimo di $ 264,66 (sabato).