Nella giornata di mercoledì, il meeting della Narodowy Bank Polski, ovvero la banca centrale della Polonia, ha rispettato le attese di mercato lasciando invariato il costo del denaro all’1,50%.
La precedente variazione del tasso di riferimento è avvenuta a marzo 2015.
Rispetto al recente passato però qualcosa potrebbe cambiare. Il Consiglio di politica monetaria presieduto dal governatore Adam Glapinski, ha ancora ribadito la volontà di lasciare i tassi di interesse fermi per ancora diversi mesi, fino alla fine del suo mandato.
Lo stesso Glapinski ha però ammesso che le possibilità di un allentamento sono cresciute, anche se il Covid-19 sembra avere un impatto limitato sulla sua posizione e sulla inflazione a breve termine.
La diffusione del Coronavirus provocherà di sicuro delle ripercussioni anche nella solida economia polacca, e le mosse accomodanti delle altre banche centrali (come hanno già fatto FED, RBA australiana e BoC canadese) potrebbero indurre la NBP a fare altrettanto già nel prossimo appuntamento di politica monetaria.
Va però precisato che il board sostiene che un’azione coordinata di politica delle banche centrali non influenzerà l’NBP ad agire, almeno per ora.
Zloty guidato dal sentiment di rischio
Sul fronte valutario, lo Zloty è guidato essenzialmente dall’andamento del sentiment in relazione al Coronavirus.
Negli ultimi giorni la valuta polacca ha recuperato terreno sull’euro (), avvicinandosi alla media mobile 200, dove oggi è rimbalzata. Più in basso si trova quota 4.27, solido livello di supporto che potrebbe essere testato nei prossimi giorni.
