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Corea del Sud, la BoK sorprende e congela i tassi. USD-KRW verso i massimi di 6 mesi

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L'istituto centrale coreano ha deciso di non ritoccare il costo del denaro malgrado le forti ripercussioni del Covid-19 sull'economia

Decisione a sorpresa della Bank of Korea, che malgrado la diffusione del coronavirus e i conseguenti rischi di frenata dell’economia nazionale, decide di non ritoccare il costo del denaro. La BoK ha infatti confermato i tassi di interesse all’1,25% (minimo storico), contro le aspettative dei mercati che erano per un taglio di 25pb.

BoK attendista ma preoccupata

La banca centrale di Seul – che ha tagliato i tassi a luglio e ottobre dell’anno scorso – ha ammesso che “la crescita economica in Corea si è indebolita, i consumi sono diminuiti e le esportazioni hanno subito un rallentamento a causa della diffusione dell’epidemia COVID-19“. Le previsioni riguardo al PIL sono per una crescita “al livello inferiore del 2%, al di sotto della proiezione di novembre (2,3%)“.
Circa l’inflazione, si è evidenziata una ripresa all’1%, e in futuro “si prevede che scenderà ad un livello inferiore all’1%“.


Questo quadro fosco è ben chiaro alla BoK, che pur lasciando oggi i tassi invariati, ha precisato che “il consiglio direttivo manterrà la sua posizione di politica monetaria accomodante, e valuterà se adeguare il grado di accomodamento della politica monetaria“.
In sostanza ha deciso di non agire subito, ma di aspettare per capire se e quanto la situazione innescata dal Covid-19 peggiorerà. Va ricordato che prima dello scoppio del Coronavirus, la Corea del Sud era speranzosa in un rilancio economico dopo l’accordo siglato da Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale.

Won coreano in declino

Come ammette la stessa banca della Corea del Sud, “il tasso di cambio tra la Corea del Sud e il dollaro USA è aumentato considerevolmente, influenzato dalla diffusione dell’epidemia COVID-19“.

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Come vediamo sulla webtrader , la coppia dopo aver infranto il pattern triangolo a metà gennaio, ha avuto un forte impulso rialzista che ormai lo ha portato in prossimità della resistenza posta a quota 1.220, sui massimi di agosto 2019. Oltre tale livello la successiva resistenza si trova a 1.240 (massimi del 2016).

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