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La paura del Coronavirus spinge il franco: EUR-CHF sui minimi dal 2015

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La coppia EurChf sta continuando a percorrere una strada in discesa imboccata da molto tempo, dalla primavera del 2018

Torna a spingere forte il franco svizzero, che è salito al suo massimo livello in quattro anni e mezzo contro l’euro, in scia alle rinnovate preoccupazioni per la diffusione del coronavirus Covid-19.
I timori si sono diffusi sui mercati, spingendo gli investitori verso le attività rifugio (come appunto il franco CHF).

EurChf sui livelli di luglio 2015

La coppia è scivolata fino a 1,0604, livello più basso registrato da luglio 2015.
Il cambio è addirittura più basso rispetto a quello che ci fu immediatamente dopo il voto della Gran Bretagna su Brexit (giugno 2016), che fu un evento di portata enrome per il mondo della finanza.

Va detto che la coppia sta continuando a percorrere una strada in discesa imboccata da molto tempo, dalla primavera del 2018 (quando lambiva quota 1,20).
Durante questo lasso di tempo il è sceso di oltre l’11%.
L’ultimo scatto ribassista ha portato alla violazione del supporto statico di breve a quota 1,0675.

UsdChf poco mosso

Leggermente in discesa invece il cross , che si muove su quota 0.978 ma ha preso molto terreno nelle ultime tre settimane, dopo essere rimbalzato sui minimi dall’estate 2018 a fine gennaio.

Che problema per la BNS

La situazione che si è creata è problematica soprattutto per la Banca Nazionale Svizzera (BNS), che da tempo cerca di arginare l’apprezzamento del franco. Ricordiamo che da luglio 2015 il cambio non scende sotto la soglia di 1,05, barriera informalmente fissata dopo l’abbandono del cambio minimo.


Tuttavia la BNS non può fare interventi eclatanti, visto che sono nel mirino degli USA, che a gennaio hanno messo gli elvetici nella watchlist dei “manipolatori di valuta”.

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