Uno degli appuntamenti più attesi di questa settimana erano i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della FED, che sono stati resi noti nella serata (italiana) di mercoledì.
Ricordiamo che nel meeting di gennaio, la banca centrale americana ha lasciato invariati i tassi di interesse nella forbice tra l’1,50% e l’1,75% (voto unanime).
Il contenuto delle minute FED
Dalle minute emerge che le aspettative riguardo alla crescita economica sono per un «ritmo moderato», e che c’è un cauto ottimisto circa la capacità di mantenere i tassi di interesse stabili quest’anno, pur riconoscendo i nuovi rischi causati dall’epidemia di coronavirus.
Va detto però che all’epoca la questione sanitaria non era ancora scoppiata in tutta la sua gravità, e quindi non si può escludere che essa possa diventare uno di quei «cambiamenti significativi» di cui parò Powell, tali da giustificare un cambiamento di rotta da parte dell’istituto amerciano. L’ipotesi però rimane poco probabile.
Nei verbali relativi al meeting di un mese fa, si prevede il possibile stop all’acquisto dei Titoli di Stato nel secondo trimestre di quest’anno. Nel corso della riunione si è parlato dell’affievolirsi delle tensioni commerciali, in particolare a proposito di Brexit e dello stabilizzarsi della crescita globale.
L’incertezza commerciale rimane comunque elevata, pur rimanendo – come detto – un cauto ottimismo da parte dei membri del Fomc.
Vola il Dollar Index
Sul fronte valutario, per il dollaro è stata una giornata estremamente positiva. Il è infatti salito verso i massimi da aprile 2017 oltre quota 99,7 come vediamo sulla webtrader , grazie a un clima reso più disteso del minor numero di nuovi casi di coronavirus in Cina. Inoltre i mercati hanno accolto positivamente la notizia che la Cina potrebbe fornire un maggiore stimolo all’economia.
