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ETF, il coronvirus spinge lo S&P Biotech (XBI): nuovo assalto ai 100 dollari

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Lo scoppio del coronavirus cinese ha acceso la corsa tra le aziende biotecnologiche per riuscire a trovare vaccini e cura

La corsa delle aziende biotecnologiche sta continuando. Il settore sta rispettando le ottimistiche attese, soprattutto negli ultimi mesi del 2019 durante i quali ha marciato fortissimo.

La corsa del Biotech

A spingere il biotech sono diversi fattori. Il più attuale è senza dubbio lo scoppio del coronavirus cinese, che ha acceso la corsa tra le aziende biotecnologiche per riuscire a trovare vaccini e cura. Nel frattempo, è cresciuta la domanda di farmaci o vaccinazioni.
Ma ad imprimere una forte accelerata al biotech è anche l’aumento delle operazioni di fusione e acquisizione, il crescente dominio dell’intelligenza artificiale (e della robotica nello spazio sanitario) e le notizie normative favorevoli.
Senza dimenticare l’effetto benefico della raffica di notizie positive sul fronte dei dati di bilancio e delle dinamiche di mercato.

L’assalto ai 100 del S&P Biotech (XBI)

Tra gli Etf più interessanti c’è il , che è un indice a uguale ponderazione di più di 100 azioni in tutte le dimensioni di capitalizzazione.

Come vediamo sulla webtrader , prima di Natale questo ETF ha raggiunto un nuovo picco in prossimità dei 100 dollari ($ 98,79), dopo aver guadagnato quasi il 30% da ottobre.
Quel primo assalto è quota 100 è fallito, e lo stesso è successo anche a gennaio, mese nel quale il prezzo ha fatto su e giù.

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Come detto poco fa, la corsa del biotech sulla scia delle vicende legate al coronavirus, hanno riportato il prezzo del vicino a quota 100, in quello che è il terzo assalto degli ultimi due mesi.
Stavolta le prospettive sono molto interessanti, perché è stato appena registrato un afflusso di capitali in crescita del 4,2% nell’ultima settimana.

Inoltre va precisato che nonostante il massiccio rally delle biotecnologie nel quarto trimestre, il settore è ancora scambiato con uno sconto del 15% rispetto allo S&P500, il che è un po ‘un’anomalia considerando che gli utili delle biotecnologie dovrebbero crescere al doppio del tasso dell’S&P500 nei prossimi tre-cinque anni.

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