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La RBNZ congela ancora i tassi. L’NZD-USD si risolleva grazie all’appetito al rischio

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La banca centrale della Nuova Zelanda ha deciso di lasciare il tasso di interesse (OCR) al minimo dell'1%, livello dove si trova dallo scorso agosto

La banca centrale della Nuova Zelanda stavolta si è comportata come il mercato si aspettava. Se lo scorso novembre gli analisti davano per certo un taglio che invece non ci fu, stavolta nessuno si aspettava una variazione da parte della Reserve Bank.
E infatti la RBNZ ha deciso di lasciare i tassi di interesse (OCR) al minimo dell’1%, livello dove si trovano dallo scorso agosto dopo un taglio di mezzo punto.

RBNZ più ottimista sui dati solidi

Le previsioni della banca centrale per l’OCR ora suggeriscono che, al momento, potrebbe non tagliare i tassi quest’anno.
Infatti anche se gli ultimi dati macro sono solidi e indicano un miglioramento complessivo dell’economia neozelandese, la RBNZ teme che la vicenda del coronavirus (appena ribattezzato COVID-19) possa deteriorare il quadro nei prossimi mesi.
Non per niente ha ridotto la sua previsione di crescita del PIL del primo trimestre allo 0,4% dallo 0,7%. Di confortante c’è che l’occupazione è vicina al suo massimo livello sostenibile mentre l’inflazione rimarrà vicina all’obiettivo del 2%.
La crescita economica invece dovrebbe accelerare durante la seconda metà del 2020, trainata dallo stimolo monetario e fiscale e dalle elevate condizioni commerciali.

Dollaro kiwi in ripresa

La prospettiva ottimistica della RBNZ – più hawkish che in passato – ha spinto il kiwi contro il dollaro americano.
Il cross NZDUSD è salito verso 0.647, dopo essere rimbalzato nuovamente sul livello 0. 643 (verso i minimi di novembre) che si conferma una zona di supporto/resistenza molto solida, come vediamo grazie al broker .

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Va detto che un forte sostegno al kiwi è giunto dal ritorno degli investitori verso le attività più rischiose e dall’aumento del prezzo delle materie prime.
Il dollaro neozelandese è stato una vittima dell’avversione al rischio che ha accompagnato la diffusione del coronavirus dalla Cina, dal momento che Pechino è un partner commerciale principale della Nuova Zelanda. Proprio per questo, il kiwi continuerà ad essere guidato in modo forte dalle vicende legate al virus Covid-19.

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