Comincia all’insegna della debolezza la settimana per l’euro, che nelle prime ore del mattino si era mosso al rialzo contro il biglietto verde (), ma in seguito è scivolato fino a toccare il minimo di 4 mesi verso 1,093.
EurUsd, quadro debole
Come vediamo sulla webtrader , la rottura del pattern “testa e spalle” ribassista (la neckline praticamente coincideva con la media mobile a 50 periodi verso area 1,1060) ha dato via a un nuovo impulso ribassista. Il contemporaneo superamento della soglia psicologica di 1,10 ha deteriorato ulteriormente le prospettive dell’, alimentando ulteriori vendite.
A questo punto c’è la prospettiva di un test dei minimi del 2019 in area 1,088.
Dati macro
A penalizzare la valuta unica sono anzitutto alcuni dati macro, come il crollo della produzione industriale italiana di dicembre, e l’indice Sentix che si conferma in calo (anche se il dato è stato migliore delle stime ed è rimasto in territorio positivo). Si sente inoltre ancora l’eco del forte calo di venerdì della produzione tedesca.
Tuttavia, il motore della coppia sembra rimanere il dollaro e le tendenze di propensione al rischio che oscillano in base agli sviluppi del coronavirus di Wuhan e dello scenario commerciale USA-Cina.