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Corona Norvegia NOK

Corona NOK in caduta, si avvicinano i minimi storici contro l’euro (e quelli pluriennali contro l’USD)

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Il declino dei prezzi del petrolio sta incidendno negativamente sull'economia norvegese e sulla sua valuta

I timori dell’impatto che il coronavirus avrà sull’economia globale continuano a infettare l’umore del mercato, provocando un sensibile scossone sul mercato delle materie prime e sulle valute ad esse correlate.
Ad esempio la corona norvegese (NOK), che è scivolata sui minimi plurimensili contro euro e dollaro.

Il calo del petrolio e l’economia norvegese

L’economia norvegese è fortemente legata all’andamento del mercato petrolifero, e oggi i prezzi dell’oro nero sono giunti ai minimi di oltre un anno. Sono stati zavorrati dai timori di una domanda ridotta in Cina, principale importatore di greggio.
Questo spiega perché la Corona norvegese stia andando in declino.

Euro-Corona vicina ai massimi storici

La coppia EurNok ha superato in volata la soglia psicologica di 10,00, che era stata infranta al ribasso grazie al trend discendente di dicembre.
L’attraversamento in rapida successione delle medie mobili a 50 e 200 periodi, come vediamo grazie al broker , sostiene una forte marcia rialzista che adesso mette nel mirino quota 10,3133, ovvero i massimi storici toccati il 31 ottobre scorso.

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L’andamento dell’Usd-Nok

La valuta scandinava sta perdendo rapidamente quota anche contro il dollaro (UsdNok). Dopo il rimbalzo del mese scorso, la coppia ha ripreso a spingere con forza riavvicinandosi ai massimi toccati a ottobre, oltre la soglia psicologica di 9.00.
Sulla piattaforma usata da possiamo vedere che la coppia è schizzata velocemente attraverso diversi livelli di Fibonacci, dopo essere rimbalzato sul 61.8 ad inizio anno.

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Norges Bank sotto pressione

Ricordiamo che la NB (Norges Bank) ha di recente lasciato invariato il costo del denaro all’1,5%, dopo aver effettuato tre rialzi lo scorso anno (quattro volte negli ultimi 16 mesi).
L’istituto centrale ha attenuato la sua view da falco, segnando una divergenza rispetto alla Riksbank svedese, che a dicembre ha alzato il costo del denaro. E vista la situazione difficile, crescono le possibilità che il prossimo intervento non sia una stretta bensì un allentamento.

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