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ETFs, la paura del Coronavirus spinge i “difensivi”. Focus sull’Invesco SPLV

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I prodotti più difensivi hanno il potenziale per sovraperformare il mercato, fornendo una protezione significativa al portafoglio

Il mondo è alle prese con la minaccia del coronavirus, che si è diffuso dalla Cina ma ormai sta contagiando diverse aree del pianeta, ad ogni latitudine e longitudine.
La rapida diffusione del virus Wuhan sta alimentando i timori di un rallentamento della crescita globale, dando spinta agli ETF maggiormente “difensivi”.

L’appeal dell’Invesco S&P 500 Low Volatility (SPLV)

Tra questi va segnalato l’, che fornisce esposizione alle azioni con la più bassa volatilità realizzata negli ultimi 12 mesi, condizione molto positiva in un contesto caratterizzato da forte incertezza.
Non c’è dubbio che ci troviamo in una fase che ha accresciuto al volatilità a causa dello scoppio del coronavirus.

In tale contesto i prodotti più difensivi hanno il potenziale per sovraperformare il mercato, fornendo una protezione significativa al portafoglio. Sotto questo aspetto l’ è una ottima scelta, dal momento che ha un portafoglio ben diversificato con partecipazioni chiave in servizi di pubblica utilità, immobili e finanziari.

Performance tecnica

Come vediamo sulla webtrader , l’SPLV ha di recente appena toccato il nuovo massimo a 60,6 $, grazie ad un forte impulso seguito all’uscita dalla fase di range di ottobre-dicembre, che aveva interrotto un trend crescente.

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Il prezzo è aumentato del 24% dal suo minimo di per azione (48,6 $).
Nell’ultimo mese l’ha accumulato un altro 4% di guadagno, e il prezzo si sta muovendo stabilmente oltre la sua media mobile a 200 giorni e si appresta a ritestare la soglia psicologica di 60 dollari.

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