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Eurozona, dati macro deludenti su PIL e inflazione. Eur-Usd stabile su 1,10

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Il PIL dei 19 paesi che condividono la moneta unica è aumentato solo dello 0,1%, mentre su base annua la crescita è stata dell’1,0%

Sono stati una mezza delusione gli ultimi dati macro della settimana riguardanti l’Eurozona. Emerge infatti che l’economia dell’area procede a un ritmo più lento rispetto alle previsioni.

PIL al di sotto delle attese

Secondo le ultime stime che sono state diffuse da Eurostat, nell’ultimo trimestre il PIL dei 19 paesi che condividono la moneta unica è aumentato solo dello 0,1%, mentre su base annua la crescita è stata dell’1,0%.
La previsione fatta dagli economisti era per un incremento del PIL trimestrale dello 0,2%, e dell’1,1% su anno.

Inflazione in frenata

Il dato riguardante l’inflazione invece è stato in linea con le previsioni. A gennaio infatti è scesa dell’1,0% mese su mese a gennaio, mentre il dato anno è dell’1,4%, in crescita rispetto all’1,3% di dicembre e all’1,0% di novembre.
A propiziare questo balzo sono gli incrementi nei settori più volatili, come alimentari, alcol e tabacco (cresciuti del 2,2% su base annua) e dell’energia (saliti dell’1,8%).

L’inflazione “core”, depurata cioè delle componenti maggiormente volatili, è all’1,3% su base annua, in frenata rispetto all’1,4% di dicembre. Ancora più lenta è l’inflazione al netto dei prezzi di alcol e tabacco, in caloall’1,1% dall’1,3% di dicembre in termini annui.
Rimaniamo quindi molto distanti dal target del 2% fissato dalla BCE, malgrado il duraturo piano di stimoli messo in campo.

Euro stabile contro il dollaro

Nonostante i dati deludenti, l’euro si mantiene sostanzialmente stabile nei confronti del dollaro (), attorno alla soglia di 1,100. In realtà infatti mercati sono concentrati soprattutto sulle vicende relative al Coronavirus cinese, e alle sue possibili implicazioni sull’economia globale.

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