La situazione sanitaria in Cina continua a orientare il sentiment del mercato e movimenti del mercato valutario. I timori legati al diffondersi del terribile virus continuano a sostenere gli acquisti dei beni rifugio, con il franco svizzero che aggiorna i massimi di tre anni contro l’euro, prima di ritracciare leggermente.
EurChf in prolungato trend discendente
Il cambio EurChf ha segnato un ribasso di quasi il 2% in un mese e del 5,5% su base annua. Come vediamo sulla piattaforma , il cambio continua ad aggirarsi attorno ai minimi dell’aprile 2017 (aggiornati proprio oggi a 1.067, anche se in seguito la coppia si è spostata al rialzo), grazie a un trend ribassista che dura ormai da circa 2 anni.
Adesso sarà interessante vedere cosa farà la Banca Nazionale Svizzera, che non può permettere che il franco continui a rafforzarsi sfondando al ribasso la barriera informalmente fissata dopo l’abbandono del cambio minimo (1,05). E’ dal luglio del 2015 che il cross non scende sotto tale livello.
Ricordiamo che di recente gli Stati Uniti hanno deciso di aggiungere la Svizzera alla watchlist come “manipolatore di valuta”. Durante il forum di Davos, il governatore della BNS Thomas Jordan, pur ribadendo che l’istituto non interviene per effettuare svalutazioni competitive, ribadì la necessità di mantenere i tassi negativi e confermava che il franco sarebbe “fortemente valutato”.
Bilancia commerciale da record
Intanto oggi l’Amministrazione federale delle dogane ha riportato i dati sul commercio svizzero. La bilancia commerciale ha chiuso con una nuova eccedenza record di 37,3 miliardi di franchi. Le esportazioni sono aumentate del 3,9% a 242,3 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono salite dell’ 1,6% a 205 miliardi di franchi (192 miliardi di euro).