Mossa a sorpresa dalla SARB, la banca centrale del Sudafrica, che decide di tagliare all’unanimità il costo del denaro dopo averlo lasciato immutato per due meeting consecutivi. Gli economisti si aspettavano che la banca avrebbe lasciato invariato il tasso.
SARB accomodante per via dell’inflazione
Il Comitato di politica monetaria della South African Reserve Bank, guidato dal governatore Lesetja Kganyago, ha deciso di portare il tasso di interesse al 6,25%, con un taglio di 25 pb.
La motivazione alla base del taglio è nella debole inflazione (il target sarebbe 3-6%). Le previsioni della SARB infatti indicano che quella media per il 2019 è al 4,1%, contro il 4,2%. Le previsioni sull’inflazione di quest’anno invece sono state ridotte al 4,7% dal 5,1% precedente, mentre quelle per il 2021 sono al 4,7%.
Nel discorso di accompagnamento, il governatore Kganyago ha precisato che la SARB vorrebbe vedere le aspettative di inflazione ancorate più vicino al punto medio del target (4,5%), e che il profilo di rischio migliorato ha consentito di fornire ulteriore accomodamento per l’economia.
Rand stabile dopo i cali recenti
Sul fronte valutario, il Rand è sostanzialmente stabile contro il dollaro () da qualche giorno, dopo il forte rimbalzo su quota 14.100 dove c’è il Fibo 38,2%. Come vediamo sulla webtrader , il cambio si avvicina lentamente alla zona 14,560, prossima zona di solida resistenza.
Anche il cambio , dopo il minimo raggiunto a dicembre su quota 15.60, è rimbalzato verso l’alto ma da alcuni giorni staziona sul livello psicologico di 16.00
La banca centrale ha rivisto che le sue stime riguardo al PIL, che per quest’anno passano all’1,2% dall’1,4%. Le prospettive di crescita per il prossimo anno sono invece state abbassate all’1,6% dall’1,7%. Nel 2022 l’economia si dovrebbe espandere dell’1,9%.