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Yuan, posizioni lunghe sui massimi di 10 mesi. USD-CNH sotto 6,90 sull’ottimismo per la trade war

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Valuta cinese in continua ascesa. L'ottimismo dei mercati deriva dall'imminente firma dell'accordo di fase uno con gli Stati Uniti

Si fanno sempre più numerose le puntate rialziste sullo yuan cinese, che secondo l’ultimo sondaggio di Reuters hanno raggiunto il massimo da marzo dello scorso anno. Nel frattempo, la valuta pechinese aggiorna ulteriormente i massimi plurimensili contro il dollaro (USDCNH).

Trade war e yuan cinese

Gli investitori hanno rafforzato le posizioni lunghe poiché le prospettive di un imminente patto commerciale sino-americano hanno incoraggiato il passaggio verso attività più rischiose.
Settimana scorsa Donald Trump ha dichiarato che l’accordo “fase uno” con la Cina, che ridurrà le tariffe statunitensi in cambio di un aumento degli acquisti cinesi di determinati beni americani, sarà firmato il 15 gennaio.

Sebbene i dettagli di questo accordo non siano ancora del tutto chiari, l’intesa è percepita come una svolta nelle relazioni tra le due maggiori economie mondiali dopo mesi di guerra a colpi di tariffe.
L’ottimismo sulla fine della guerra commerciale USA-Cina ha superato l’impatto negativo delle tensioni in Medio Oriente.

Yuan sui massimi di luglio

Lo Yuan intanto si è spinto fino a livelli che non si vedevano da luglio contro il dollaro, ovvero prima che la PBoC consentisse una svalutazione del cambio fino alla soglia psicologica di 7,00 (con tanto di accuse di Trump di fare svalutazione competitiva). La coppia è scesa dello 0.79% settimana scorsa, il maggior calo settimanale da settembre.

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Come vediamo sulla piattaforma , il cambio USDCNH sta continuando a muoversi al di sotto della media mobile a 200 giorni, ed è sceso sotto il livello 6,90 come non accadeva dalla fine di luglio.
Il cambio sembra aver superato il test al ribasso del livello 50% Fibonacci, dopo che un tentativo analogo era fallito a dicembre, e si avvicina al test della trendline costruita dai minimi di settembre.

L’ottimismo generale attorno alla valuta cinese, sembra far ignorare le recenti notizie che suggeriscono un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Banca popolare cinese (PBOC), che ha tagliato il tasso di riserva RRR.

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