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Balzo del PETROLIO dopo il Raid USA sull’aeroporto di Baghdad. Ucciso il generale Soleimani

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Il generale Qassim Soleimani era il leader della Quds Force iraniana, un'unità d'élite all'interno del Corpo di Guardia Rivoluzionaria

Il prezzo del greggio è balzato in avanti dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso Qassem Soleimani, leader della Guardia rivoluzionaria islamica iraniana (ISRG), nel corso di un raid americano a Baghdad.
Anche un altro leader, Abu Mahdi è stato ucciso durante l’attacco, e secondo alcune fonti anche un vice leader degli Hezbollah libanesi sarebbe stato ucciso.

Il raid USA a Baghdad

L’attacco è arrivato dopo giorni di crescenti tensioni nella regione e l’assalto dell’ambasciata americana a Baghdad, e dopo l’assassinio di un appaltatore americano.
Questi episodi segnano un nuovo capitolo nella tensione tra Stati Uniti e Iran.

La reazione iraniana è immediata, con Teheran che fa sapere che ci saranno ritorsioni. La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha ordinato tre giorni di lutto nel Paese affermando che l’uccisione del generale raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele.

Balzo del petrolio

Inevitabilmente il prezzo del petrolio è aumentato subito, di oltre due dollari al barile. Gli investitori infatti temono gli effetti di un’escalation dei conflitti sull’offerta in questa regione cruciale per i mercati dell’energia.

I prezzi del barile inoltre erano già supportati dalla speranza di progressi negli scambi tra gli Stati Uniti e la Cina (l’accordo commerciale di fase uno, pronto per la firma il 15 gennaio).

Inoltre, i tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ stanno sostenendo a loro volta i prezzi. In linea di massima i prezzi rimangono ben all’interno del canale di tendenza rialzista che ha dominato il mercato dall’inizio di ottobre e riportato i prezzi ai massimi di settembre.

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