Il Natale ha portato nuovi record a Wall Street, aprendo a delle considerazioni molto interessanti su alcuni ETFs, come vedremo a breve. Gli indici maggiori sono stati trascinati dalla speranza di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, che dovrebbe essere firmato all’inizio di gennaio.
Nasdaq trascinato dalla biotecnologia
Il Nasdaq ha raggiunto una traguardo storico di 9.000 punti, 1.000 punti in più rispetto al traguardo toccato il 27 agosto 2018. La cosa interessante però, è che questo scatto di 1000 punti non è stato propiziato dai grandi giganti della tecnologia, quelli che danno maggiore risonanza al Nasdaq, infatti il contributo maggiore alla corsa lo hanno dato le aziende biotecnologiche, che soprattutto negli ultimi due mesi hanno marciato fortissimo.
Focus su XBI e IBB
Se osserviamo due ETF su questo settore, il e l’, possiamo vedere chiaramente questo rally sulla piattaforma .
L’ (che è un indice a uguale ponderazione per più di 100 azioni in tutte le dimensioni di capitalizzazione) nell’ultima settimana ha avuto un afflusso approssimativo di $ 167,9 milioni di dollari, in crescita del 3,9%. Proprio prima di Natale, il fondo ha raggiunto un nuovo picco poco sotto quota 100 dollari, e come vediamo su da inizio ottobre ha guadagnato il 28,8%.
Secondo gli analisti, il raggiungimento della tripla cifra potrebbe essere questione di settimane.
L’andamento è praticamente sovrapponibile a quello dell’, che è composto da aziende leader nei settori nei settori biotecnologico e farmaceutico, quotate nella borsa Nasdaq.
Il suo prezzo prima di Natale ha raggiunto i massimi di oltre 4 anni a quota 122. Da inizio ottobre il guadagno è stato del 24,54%.
Perché questo sprint
Il settore biotecnologico è stato interessato da fusioni e acquisizioni solide, in particolare nel settore della cura del cancro. A spingere i titoli sono anche i dati positivi sui farmaci, i dati finanziari ottimistici e le valutazioni positive. Il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale e della robotica nello spazio sanitario, i rapidi sviluppi nel mercato della genomica e l’enorme richiesta di ricerca sul cancro hanno mantenuto vivo lo slancio durante tutto l’anno, e potrebbero ancora sostenerlo nei prossimi mesi.