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Dollaro Kiwi sui massimi di 5 mesi contro l’USD grazie a trade war e dati cinesi

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Il cross NzdUsd sta marciando spedito al rialzo ed ha oltrepassato la soglia di 0.67

La crescita dell’appetito al rischio, innescata dall’ottimismo sulla probabile firma di un accordo commerciale USA-Cina di fase uno a gennaio, ha messo le ali al dollaro neozelandese che è salito sui massimi di 5 mesi contro il dollaro USD.

Trade War e valute commodities

Va ricordato che la Cina è il secondo partner commerciale della Nuova Zelanda, per cui le recenti notizie che arrivano dal fronte della guerra dei dazi non possono che incidere positivamente sull’economia neozelandese (legate in modo forte alla domanda di materie prime).
Nelle ultime ore Donald Trump ha affermato che la ‘fase 1’ dell’accordo con la Cina è “fatta”, annunciando che ci sarà “una cerimonia di firma con Xi” Jinping, il presidente cinese. Conferme ulteriori sono giunte dal ministero degli Esteri cinese, che ha confermato che presto ci sarà la cerimonia della firma dell’accordo commerciale tra i due Paesi.

A questo clima disteso, si aggiungono anche i nuovi incoraggianti dati sul settore industriale cinese. I profitti sono saliti del 5,4% rispetto a un anno prima a 593,9 miliardi di yuan, interrompendo un trend trimestrale di contrazione. Si tratta del miglior ritmo di crescita in 8 mesi.

Dollaro Kiwi in volo

Questo clima generale non potrà che dare slancio all’economia Neozelandese, per cui è stato uno stimolo per il dollaro Kiwi.
Il cross NZDUSD è salito a 0,67 sui massimi di 5 mesi, dopo aver tagliato la trendline costruita sui massimi di marzo e luglio. Possiamo vederlo sulla piattaforma .

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La coppia ha guadagnato circa l’1,5% in settimana (4,53% su base mensile) e adesso “vede” la resistenza a quota 0.68, ovvero il picco toccato a luglio scorso. L’RSI in ipervenduto potrebbe però rallentare la marcia nei prossimi giorni, per cui occhio alla possibile comparsa di pattern di correzione. Tuttavia, la già discussa conclusione della prima fase dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, dà motivo di ottimismo ai traders del kiwi.

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