Tra le prime criptovalute per capitalizzazione, soltanto Bitcoin s’è riuscito a salvare da una settimana terribilmente negativa. La maggior parte di esse (a cominciare da ed ) hanno accusato cali di diversi punti percentuale.
Bitcoin e quota 7mila
Nonostante le pesanti accuse del membro della FED Brainard (sostiene che uno studio evidenzia che 1 utilizzatore su 4 lo faccia a scopi illeciti) il ha comunque tenuto la posizione attorno al livello dei 7000 dollari. Ciò è avvenuto soprattutto grazie alla performance di mercoledì, quando Bitcoin è rimbalzato con forza dopo aver toccato i minimi di 7 mesi verso i 6.450 dollari.
Come vediamo sulla webtrader , il prezzo da qualche tempo sta viaggiando dentro un canale compreso tra 6500 e 7700, con forti battaglie tra tori e orsi attorno al livello di Fibonacci 61,8%, verso i 7200.
I due livelli di prezzo poco fa citati (6500 e 7700) rimangono quelli più rilevanti per imprimere al una direzione più precisa (ribassista o rialzista) nel prossimo futuro.
Vola Ethereum classic
La settimana delle crypto ha però messo in luce soprattutto , capace di aggiungere oltre il 7% al proprio valore.
Tra le ragioni di questo aumento potrebbe esserci un evento tenutosi il 19 dicembre in Vietnam dalla piattaforma di prestito P2P Constant, con James Wo, fondatore di ETC Labs, come uno dei relatori principali. Sono stati offerti 5 regali del valore di 5 ETC ciascuno, che sarebbero stati consegnati a coloro che avevano posto la migliore domanda in base al voto degli organizzatori. Il team ha condiviso le informazioni su Twitter.
Calo in doppia cifra per Ethereum e Ripple
Chi invece ha vissuto una settimana pesante sono stati e , con cali di oltre dieci punti percentuale. Non è un caso che proprio queste due crypto siano scese come dominance del 7,4% e 4,5%, livelli più bassi degli ultimi tre mesi.