BCE avanti senza cambiare
Secondo l'istituto, questo livello del costo del denaro rimarrà tale, o anche più basso, "finché le prospettive d'inflazione convergeranno robustamente" verso il target del 2%.
Anche riguardo al Qe da 20 miliardi al mese si naviga a vista: è ripreso a inizio novembre e durerà finché sarà necessario, perché le pressioni inflazionistiche restano deboli e così anche le dinamiche della crescita (La Bce ha "leggermente rivisto" al ribasso le stime di crescita per il 2020: 1,2% quest'anno, 1,1% il prossimo e 1,4% nel 2021 e 2022). Malgrado tutto, i segnali di rallentamento si stanno però stabilizzando.
Euro a tinte miste
La reazione dell'euro al meeting della BCE è stata contenuta. La valuta unica perde leggermente quota rispetto al dollaro (), dopo i guadagni dei giorni precedenti, e conservando comunque quota 1,11. Macina invece circa mezzo punto percentuale sia rispetto allo yen () che nei riguardi della sterlina ().
I pensieri di Lagarde
Mancando novità sostanziali per i mercati, l'interesse è stato rivolto soprattutto i pensieri a 360 gradi della Lagarde. «Sarò me stessa, dunque probabilmente differente dal mio predecessore... non sono una colomba né un falco, ma la mia ambizione è essere un gufo, che è dotato di saggezza».
Circa la trade war dice: "non scommetterei su come andrà la fase uno del negoziato Usa-Cina, ma sta andando in una direzione migliore rispetto a qualche mese fa". Infine sulla Brexit, la Lagarde ha detto di guardare al voto di oggi come un appuntamento in grado di "fornire un po' più di chiarezza".
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