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SARB: per adesso no al taglio dei tassi, USD-ZAR si consolida. Ma occhio a Moody’s…

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La decisione della banca centrale è stata contrastata: due membri su cinque infatti avrebbero voluto un taglio del costo del denaro

La banca centrale del Sudafrica (SARB) ha mantenuto il tasso di pronti contro termine al 6,5%, citando rischi al ribasso per le previsioni di crescita e rischi equilibrati per le prospettive di inflazione.

La mossa della SARB

La banca centrale – che a luglio aveva proceduto a un taglio di 25 pb – ha ritenuto di non dover intervenire visto che l’inflazione core è solo leggermente al di sotto della fascia media di 4,50%, il che non desta particolari preoccupazioni al momento. Tuttavia ha ribadito che le future decisioni politiche continueranno ad essere guidate dai dati.
La decisione del Comitato di politica monetaria, guidato dal governatore Lesetja Kganyago, non è stata però unanime. Infatti ben 2 dei 5 membri volevano una riduzione di 25 punti base.

Rand solido contro l’USD

La decisione della banca centrale di non ritoccare subito i tassi ha consolidato il rialzo recente del Rand, sostenuto anche da un dollaro più debole. La coppia in questo mese di novembre ha infranto al ribasso la soglia psicologica di 15,00, come vediamo sulla piattaforma .

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…occhio però…

Va detto però che la SARB potrebbe presto dover procedere ad un ulteriore allentamento, qualora Moody’s dovesse decidere di tagliare il debito sovrano del paese a “junk” (spazzatura). Ipotesi tutt’altro che remota, visto che il ministro delle Finanze vede un appiattimento della crescita economica allo 0,50%, mentre il deficit potrebbe raggiungere il 5,90% del PIL. Ancora più preoccupante, il debito pubblico potrebbe raggiungere il 71,3% del PIL, contro una stima del 60,80% di quest’anno.

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