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La possibile pace USA-Cina lancia le Borse. Piazza Affari sui massimi dal 2018

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Borsa italiana sui massimi da maggio 2018, UniCredit e Generali in rally dopo conti. FTSE MIB +0,56%

Le dichiarazioni giunte dal fronte commerciale Usa-Cina danno una bella spinta alle Borse, che chiudono tutte in positivo. Milano ha guadagnato lo 0,56%, poco sotto i massimi di giornata.
Anche per le altre Piazze del Vecchio continente avanzano: Londra (+0,1%), Francoforte (+0,83%) e Parigi (+0,41%). A Wall Street intanto i listini toccano nuovi record storici.

I segnali distensivi USA-Cina

Come detto, la spinta arriva dalla notizia che sarebbe ormai vicino un accordo in base tra USA e Cina, che elimineranno “proporzionalmente le tariffe aggiuntive “per fasi – come ha dichiarato il portavoce del ministero del Commercio di Pechino, Gao Feng – per stabilizzare le aspettative di mercato e portare benefici alle economie di Cina, Stati Uniti e del mondo, e benefici ai consumatori e ai produttori”.

Dichiarazioni che hanno rovesciato l’effetto delle indiscrezioni che eano state diffuse soltanto 24 ore ptima, secondo la quale un incontro ai massimi livelli (Trump-Xi) per ratificare questa intesa sarebbe slittato almeno a dicembre.

La giornata a Piazza Affari

A Piazza Affari il ha terminato a +0,56%, il FTSE Italia All-Share a +0,51%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,13%, il FTSE Italia STAR a +0,35%.

A finire sotto i riflettori soprattutto le banche. ha riportato i conti dei nove mesi sopra le attese mentre Mustier ha ceduto il suo pacchetto in Mediobanca. Il risultato è che il titolo è salito del 5,96% a 12,8060 euro, sui massimi da aprile.

Anche Generali è stata positiva in Borsa: +3,41% e massimi da gennaio 2009, dopo l’uscita dei conti al 30 settembre ch ehano evidenziato un risultato operativo in crescita a € 3,9 miliardi (+9,1%) e utile in aumento a €2,2 miliardi (+16,6%), grazie anche al risultato delle dismissioni.
Banca Mediolanum +5,90%, in rapido rialzo sui massimi da maggio 2015 dopo la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2019. Male Mediobanca, che scivola di 1,76% dopo la notizia della vendita dell’intera partecipazione detenuta da UniCredit.

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