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Svolta Bank of Japan: resta ferma ma prepara il taglio dei tassi. USDJPY rimbalza su 109

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Pur laciando il costo del denaro immutato, stavolta la Bank of Japan ha segnalato in modo chiaro la possibilità di un ulteriore taglio

Qualche spiraglio di cambiamento arriva dalla Bank of Japan. La scorsa notte l’istituto centrale nipponico si è riunito ed ha deciso (con 7 voti contro 2) di confermare i tassi d’interesse a breve termine a -0,10%, come atteso. Ha inoltre confermato che acquisterà titoli di stato (a un ritmo annuale di circa 80 trilioni di yen) in modo tale che il rendimento dei JGB decennali rimanga intorno allo zero per cento. Tuttavia ci sono state delle modifiche alla forward guidance sui tassi.

La BoJ è pronta a tagliare i tassi

La BoJ infatti ha segnalato in modo chiaro la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi, che ha previsto rimangano ai livelli presenti “o più bassi”, fino a quando ci sarà bisogno per assicurarsi che non venga messo in pericolo il raggiungimento del “target di inflazione del 2%”.
Inoltre il governatore Kuroda ha precisato: “non esiteremo ad avviare una politica monetaria espansiva in caso di aumento dei rischi“. Quali sono questi rischi? La Bank of Japan vede uno slittamento dei tempi della ripresa di 6 mesi, e nonostante ci siano dei progressi sul fronte commerciale USA-Cina, segnala che le posizioni sono ancora distanti e le tensioni non ancora scemate.

Yen poco mosso

La decisione della Banca del Giappone – ampiamente prevista – non ha avuto grandi effetti sullo Yen, che si è mosso più che altro (apprezzandosi) come conseguenza della decisione della FED di tagliare il costo del denaro USA.

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Come vediamo sulla JForex di , lo yen è stato scambiato a circa 108,30 contro il biglietto verde (USDJPY), dopo aver raggiunto un picco rialzista che si è infranto sulla resistenza posta a quota 109,00, dove peraltro passa anche la SMA200 (Occhio al triangolo in fase di formazione).

Previsioni della BoJ su crescita e inflazione

Circa le previsioni economiche per la terza economia mondiale, la BoJ ha declassato l’inflazione e le reali previsioni di crescita. Le prospettive di inflazione per il 2020 sono state ridotte all’1,1% dall’1,3% e quelle per il 2021 fiscale sono state ridotte all’1,5% dall’1,6%. Si prevede che il PIL reale crescerà dello 0,7% nel 2020, in calo rispetto alla precedente proiezione dello 0,9%. Allo stesso modo, le previsioni per il 2021 fiscale sono state ridotte all’1% dall’1,1%.

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