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FED, altro taglio dei tassi. Dollaro in calo, l’EUR-USD testa la resistenza a 1,115

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Dalle parole di Powell non sembra esserci spazio per un altro taglio al costo del denaro entro fine anno

Tutto come previsto: la Fed annuncia un nuovo taglio di un quarto di punto dei tassi di interesse, portandoli all’1,50-1,75%. La banca centrale USA ha così tagliato complessivamente il costo del denaro di 75 punti base con l’intervento odierno e con i due tagli a luglio ed a settembre.

Taglio dei tassi FED non all’unanimità

Il FOMC ha preso una decisione a maggioranza e non all’unanimità. Infatti se 8 membri hanno votato a favore, 2 si sono schierati contro: Eric Rosengren, Presidente della Fed di Boston, ed Esther George, Presidente della Fed di Kansas City, che avrebbero voluto lasciare invariato il livello dei tassi.
Nella conferenza stampa successiva all’annuncio, il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito: “daremo supporto all’economia”, spiegando che l’economia cresce a un tasso moderato, i consumi delle famiglie sono buoni, mentre investimenti ed export rimangono deboli. L’inflazione, ha poi aggiunto Powell, continua a rimanere sotto l’obiettivo del 2%.

Dollaro, lieve calo dopo la FED

Sul fronte dei cambi, dopo la decisione della FED il dollaro ha perso quota contro l’euro. La coppia EURUSD (che era scesa fin sotto 1,11) è poi balzata verso 1,115 (quota che rappresenta un livello di resistenza interessante, come vediamo sulla piattaforma ).

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Il rialzo è stato contenuto per via del fatto che la decisione dell’istituto centrale era ampiamente stata già prezzata.
Sostanzialmente invariato il cambio USDJPY, che ha avuto un sussulto oltre quota 109.00 prima dell’appuntamento con la FED, ha poi restituito tutti i guadagni verso 108.86.

Cosa farà ora la FED?

Molti credono che potrebbe esserci spazio per un nuovo taglio entro fine anno, altri che ormai sia tutto per il 2019. Tuttavia Powell ha sottolineato sia l’evoluzione positiva della questione commerciale (“le incertezze non sono state risolte, ma tentativi in questo senso rappresentano fattori positivi”) sia il fatto che “tre tagli dei tassi nel 2019 hanno rappresentato una politica ‘particolarmente notevole”, fanno capire che la FED potrebbe prendersi una pausa.

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