E’ stato un martedì interlocutorio sui mercati valutari, che aspettano soprattutto di conoscere la decisione della FED riguardo al taglio dei tassi (quello attuale e quelli che potrebbero esserci in futuro).
Dollaro
Il dollaro si è mosso in lieve ribasso contro l’euro (EURUSD a 1.110), anche per il calo inatteso della fiducia dei consumatori a ottobre. Però è chiaro che i movimenti veri avverranno soltanto dopo che sarà più chiaro il quadro attorno alla FED, visto che i policymaker americani sono ampiamente divisi sulla necessità di interventi (domani comunque l’istituto centrale statunitense dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base).
Sterlina
Giornata di notizie da Londra, sul fronte Brexit. Dopo che la Ue ha concesso un’estensione all’uscita di Londra dal blocco fino a tre mesi, la sterlina ha vissuto una giornata volatile per la possibilità di elezioni anticipate a dicembre, ipotesi è divenuta realtà in serata. Infatti Boris Johnson ha ottenuto il via libera della Camera dei Comuni con 438 voti a favore e 20 contro, grazie all’ok anche di parte delle opposizioni. Il Parlamento verrà così sciolto e si tornerà a votare prima di Natale, nella speranza che lo stallo su Brexit non si riproduca poi anche nelle urne.
Il cambio EURGBP ha oscillato tra 0.861 e 0.864, sobbalzando parecchio nella fase centrale della giornata. Il cable GBPUSD, dopo aver toccato un massimo oltre quota 1.290, si è ritirato verso 1.286.