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PETROLIO ancora tonico dopo il rally. Per BRENT e WTI buon guadagno settimanale

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Le quotazioni dell'oro nero hanno preso slancio mercoledì, dopo i dati sulle scorte USA

Le quotazioni del petrolio si sono stabilizzate, dopo i forti guadagni degli ultimi giorni. A propiziare lo slancio dell’oro nero sono stati soprattutto due fattori: l’imprevisto calo delle scorte Usa, e i possibili nuovi tagli produttivi da parte dell’Opec e degli alleati.

I driver rialzisti di Brent e WTI

Mercoledì c’è stato un calo a sorpresa delle giacenze petrolifere statunitensi di circa 1,7 milioni di barili a 433,2 MBG, secondo i dati Eia (Energy Information Administration). Le aspettative erano addirittura per un incremento di 2,2 milioni di barili.
Gli stock di distillati hanno registrato un decremento di 2,7 milioni a 120,8 MBG (consensus -2,7 milioni), mentre le scorte di benzine sono scese di 3,1 milioni a quota 223,1 MBG. Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste invariate a 642,4 MBG.

Questo dato ha instillato negli operatori il dubbio che la contrazione potrebbe segnalare un rafforzarsi della richiesta di oro nero. Per questo il benchmark petrolifero statunitense, il WTI, ha toccato per la prima volta in quasi un mese i 56 dollari per barile, e su tale livello si è poi mantenuto (rialzo settimanale intorno a 4%).
Oggi il prezzo ha avuto una lieve flessione, rimbalzando però con forza sulla SMA50 esattamente come era accaduto mercoledì, come possiamo vedere sulla webtrader .

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Stesso andamento per il Brent, in guadagno anch’esso di circa il 4% e in orbita 61,90 dollari il barile.

Il ruolo dell’OPEC e dell’economia globale

A ulteriore sostegno ai prezzi, ci hanno pensato i funzionari dell’Opec, che hanno rilanciato l’ipotesi di una estensione della riduzione di livelli produttivi in risposta alle prospettive di domanda più debole nel 2020.
Tuttavia, i timori per l’indebolimento della crescita economica restano il fattore trainante fondamentale dei prezzi, giacché il rallentamento dell’attività globale vedrà diminuire la domanda, quindi i rally del petrolio saranno limitati.

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