La marcia spedita verso un accordo tra Londra e Bruxelles su Brexit, dà una spinta forte all’euro che guadagna terreno sul dollaro, giungendo ai massimi da agosto prima di ritirarsi parzialmente.
L’accordo su Brexit spinge i mercati
L’accordo a lungo atteso tra Gran Bretagna e Unione europea – addirittura un triennio, da quando ci fu il referenudm – manca però di alcuni passaggi. L’intesa raggiunta sul filo di lana dovrà infatti passare per il Parlamento britannico, dove dovrà essere ratificata. Il voto è previsto per sabato.
Questo spiega perché dopo aver fatto un balzo subito dopo l’annuncio (l’euro ha raggiunto il massimo dal 26 agosto a 1.1140), la valuta unica ha poi fatto una mezza marcia indietro.
L’incertezza deriva dal fatto che il primo ministro britannico Boris Johnson deve ancora affrontare la sfida dal Partito dell’Unione Democratica (DUP) dell’Irlanda del Nord, che non gli renderà vita facile quando si presenterà in Parlamento. Senza il supporto DUP, il risultato del voto sarà in bilico fino all’ultimo. Anche Laburisti, nazionalisti scozzesi e i Lib Dem restano contrari, per questo gli osservatori dicono che c’è il 50% di possibilità che l’accordo passi. Corbyn intanto chiede addirittura un nuovo referendum.
L’euro in scia positiva
Tuttavia nonostante queste incertezze, la notizia dell’intesa ha spinto l’entusiasmo degli investitori. Un accordo tra Londra e Bruxelles infatti significa meno contraccolpi sulle due economie, cosa a maggior ragione importante visto il clima di frenata economica diffuso.
Nonostante la valuta unica sia in striscia positiva da 3 settimane, le prospettive della Eurolandia continuano a deteriorarsi e giustificare la posizione monetaria “più allentata per un periodo più lungo” da parte della BCE, nonché una view ribassista sulla moneta unica a lungo termine. Il prossimo livello di resistenza chiave per EURUSD è fornito dalla media mobile a 200 giorni che arriva a 1,1212.
