Come prevedevano i mercati, la Bank of Korea ha operato una nuova sforbiciata al costo del denaro. L’istituto di Seoul ha infatti tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base, portandolo al nuovo minimo storico di 1,25%.
Si tratta del secondo taglio dopo quello fatto a luglio (era stata la prima riduzione dal maggio 2016, mentre nel novembre 2017 c’è stato l’ultimo ritocco all’insù).
Economia debole, la BoK non esclude altri ritocchi
La banca centrale ha dichiarato di voler adeguare il grado di accomodamento della politica monetaria per garantire la ripresa economica e stabilizzare l’inflazione a livello obiettivo. Secondo la BoK la crescita arriverà al di sotto della proiezione di luglio a causa delle continue controversie commerciali USA-Cina e dei crescenti rischi geopolitici. A luglio, la banca aveva previsto una crescita del 2% per il 2019.
Riguardo alla inflazione invece, dopo che è diventata negativa, la banca ha dichiarato che rimarrà probabilmente al di sotto della proiezione di luglio per un po’ e fluttuerà per un certo periodo intorno al livello dello 0%, per poi accelerare dal prossimo anno.
La Bank of Korea ha detto di monitorare l’impatto dei recenti due tagli ai tassi, mentre la porta per ulteriori allentamento rimane aperta. Va però rimarcato che il fatto che non ci sia stato un voto unanime al taglio (5 i favorevoli, 2 i contrari) fa supporre che un nuovo intervento non dovrebbe essere imminente.
Won in calo contro l’USD
La decisione accomodante della BoK ha penalizzato il Won, che perde quota nei confronti del dollaro (UsdKrw) come vediamo sulla webtrader .
La coppia viaggia attorno quota 1187,20, in risalita rispetto ai minimi di un mese toccati lunedì. Ricordiamo che ad agosto la coppia era riuscita a superare quota 1200, salendo ai massimi dall’inizio del 2016.
