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Svolta BREXIT, accordo più vicino. Sterlina in volo, EUR-GBP ai minimi da maggio

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L'incontro tra il Primo ministro britannico Boris Johnson e il suo collega irlandese, Leo Varadkar, ha aperto la strada all'ipotesi di un accordo

La sterlina spicca il volo sulle ali dell’entusiasmo per la Brexit. L’accordo tra UE e Londra diventa nuovamente possibile, e questo ridà slancio alla valuta britannica che spinge forte contro euro (toccando i massimi da maggio) e dollaro.

Svolta Brexit, accordo più vicino

Dopo l’alta tensione dei giorni scorsi, nelle ultime ore il clima sembra essersi notevolmente rasserenato. Il pessimismo ha lasciato spazio a un cauto ottimismo, tanto che gli analisti di JP Morgan danno una probabilità del 50% a un accordo, diffondendo addirittura un comunicato per rendere noto ai suoi clienti che gli ultimi sviluppi potrebbero “cambiare tutto”.

La svolta c’è stata ieri quando l’incontro tra il Primo ministro britannico Boris Johnson e il suo collega irlandese, Leo Varadkar, ha aperto la strada all’ipotesi di un accordo sul backstop. L’avvicinamento ha permesso di riaprire i negoziati (termine ultimo 31 ottobre) e iniziare a tracciare una strada più costruttiva sugli aspetti che finora hanno generato l’ostacolo più grande lungo la strada di un “deal”.
Sulla questione il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, ha confermato di aver ricevuto notizie positive. Intanto a Buxelles i 27 ambasciatori Ue hanno dato il via libera al capo negoziatore della Ue Michel Barnier per avviare intensi negoziati finali.

Mercati euforici, sterlina in rally

La reazione dei mercati è stata carica di entusiasmo, tanto che la sterlina ha raggiunto i massimi da maggio nei confronti dell’euro, con un apprezzamento fino all’1,4%. Il cambio EURGBP è infatti scivolato a 0,8070 come possiamo vedere sulla piattaforma JForex di . In seguito ha leggermente ritracciato.

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Anche nei confronti del dollaro, la valuta britannica ha marciato forte. Sfruttando ancora la piattaforma , possiamo vedere che il cambio GBPUSD ha toccato quota 1,2685 dollari, come non accadeva dalla fine di giugno.

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Va detto che nessuno al momento può garantire che l’accordo verrà senza dubbio raggiunto, ma è evidente che l’interesse delle parti è chiaro che vada in questa direzione.

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