Le notizie poco confortanti che arrivano dal fronte della trade war, stanno pesando sulla Corona svedese che in questi giorni è scivolata ai minimi di 10 anni contro l’euro, e addirittura 17 contro il dollaro Usd.
Il peso della guerra commerciale sulla corona svedese
Va rimarcato che l’economia svedese è un sistema aperto, che punta essenzialmente sul commercio. Per questo la trade war e le deboli dinamiche di crescita globale, influiscono in modo forte sulla corona svedese. E negli ultimi giorni la tensione USA-Cina è riaffiorata.
Alla vigilia del prossimo round di negoziati commerciali tra i funzionari di alto livello dei due Paesi, Cina e USA continuano infatti a farsi dispetti.
Gli Usa hanno inserito in blacklist 28 organizzazioni cinesi per il loro presunto coinvolgimento in abusi contro gli “uiguri” nella provincia dello Xinjiang. Pechino ha sollecitato “con forza” gli Stati Uniti a fermare “immediatamente” i “giudizi irresponsabili sulla questione dello Xinjiang, a bloccare le sue interferenze negli affari interni del paese e a rimuovere “il prima possibile” le 28 entità cinesi inserite nella lista nera del commercio americano”.
Corona sui minimi pluriennali
Queste scaramucce non sono certo il modo migliore per approcciare ai prossimi negoziati, e così sui mercati si è sviluppato un clima di avversione al rischio, che penalizza le valute più coinvolte nei commerci.
La corona svedese è così scivolata al minimo su 10 anni contro l’euro (EURSEK) oltre quota 10,920, ed al minimo su 17 anni di 9,963 contro il dollaro (USDSEK).
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La caduta è stata arginata dal buon dato sulla produzione industriale svedese, che ad agosto ha superato le previsioni e è cresciuta del 2,5% su base annua, dopo un rialzo del 3,8% registrato nel mese precedente.
Giovedì intanto c’è un appuntamento macro importante per l’economia del paese scandinavo: verrà infatti rilasciato il dato sull’inflazione, che potrebbe incidere (se rimarrà sui minimi pluriennali) sul piano di rialzo dei tassi da parte della Riksbank.
