Giornata molto pesante per la Lira turca, che scende ai minimi di oltre un mese contro il dollaro () sulle notizia di un possibile intervento militare di Ankara in Siria, e la reazione delle forze curdo-siriane: “Siamo pronti alla guerra totale”.
Situazione esplosiva in Siria
La Turchia ha dichiarato di essere pronta a lanciare un’offensiva militare nel nord-est della Siria contro i combattenti curdi (alleati con gli Stati Uniti nella guerra all’Isis), in seguito al via libera del presidente Trump che di fatto si è sfilato dalla zona dicendosi pronto a portare via i marines dalla zona.
La Casa Bianca ha affermato che le forze armate statunitensi non “appoggerebbero o sarebbero coinvolte nell’operazione”. Tuttavia Trump ha avvertito che: “la Turchia farà qualcosa che io, nella mia grande e ineguagliata saggezza, considero off limits, distruggerò e cancellerò totalmente l’economia della Turchia“.
Ue e Onu preoccupati
La UE ha tenuto un profilo molto basso, ribadendo “la sua preoccupazione” e ricordando di avere sempre detto che “ogni soluzione a questo conflitto non può essere militare bensì deve passare attraverso una transizione politica, in conformità alla risoluzione Onu ed il comunicato di Ginevra nel 2014”.
L’ONU invece afferma di “prepararsi al peggio”.
Lira ai minimi di un mese
Il sempre più probabile conflitto ha accentuato la pressione sulla valuta turca. Il cambio è salito di oltre il 2% a 5,8178, livello più basso dal 3 settembre, come vediamo sulla webtrader di . Si tratta del calo giornaliero maggiore da marzo.
Ricordiamo che lo scorso anno la Turchia ha subito una crisi valutaria a causa di un conflitto diplomatico tra Washington e Ankara, mentre il paese ha lottato con l’inflazione in aumento e le preoccupazioni per la salute dell’economia turca. La lira si è indebolita finora del 9,2% nel 2019.