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NFP non farm payrolls

USA: dati sul lavoro in chiaroscuro, un assist per la FED. EURUSD stabile sotto 1,10

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A settembre il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) si è attestato a 136 mila unità, rispetto alle attese di 145 mila

Arriva una piccola delusione ai dati macro statunitensi, perché i dati relativi al mercato del lavoro sono stati in chiaroscuro, spianando la strada a ulteriori interventi espansivi da parte della Federal Reserve.

Non Farm Payrolls deludenti, male i salari medi

A settembre il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) si è attestato a 136 mila unità, rispetto alle attese di 145 mila unità. Si tratta del livello minore degli ultimi quattro mesi. Tuttavia c’è stata anche una revisione della lettura di agosto a 168.000 dai 130.000 stimati in precedenza.
Il tasso di disoccupazione invece scende ancora e fa invece sorridere gli economisti, visto che è giunto ai minimi da mezzo secolo, al 3,5 per cento.
Male invece le retribuzioni, delle quali la FED tiene molto conto perché indicatori affidabili della futura evoluzione dell’inflazione. Il cui tasso di crescita annuo è passato dal 3,2 al 2,9%.

Assist per la FED?

I dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce, confermano quindi che lo stato di salute dell’economia USA non è grave, ma comunque neppure in grande salute (del resto lo ha evidenziato anche il recente ’indice ISM relativo il comparto dei servizi, sceso al livello minore degli ultimi tre anni).
Questo potrebbe fornire una sponda importante alla FED per varare nuove misure di stimolo, ovvero nuovi tagli dei tassi a fine ottobre. Non a caso una nuova riduzione del costo del denaro a 150-175 punti base è valutata al 78,6%.

Dollaro, prima settimana flop dopo un mese

Anche per questo, il dollaro archivia il primo calo a livello settimanale da un mese a questa parte, appesantito dai timori per l’economia statunitense.
Come deviamo sulla webtrader , il cambio rimane stazionario leggermente sotto quota 1,10, in recupero rispetto al minimo da quasi due anni e mezzo a 1,0879 visto martedì.

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Il dollaro rimane sostanzialmente stabile anche contro lo Yen () a 106.85 e contro la sterlina britannica () a 1.2328.
Più consistente la variazione rispetto al Franco Svizzero (), che si apprezza contro il biglietto verde fino a 0.9948.

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