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Bank of Japan: tassi a -0,10% ma il taglio futuro si fa più probabile. Yen in ripresa contro USD ed EUR

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Kuroda ha dichiarato di essere "più positivo" riguardo all'idea di un ulteriore allentamento monetario di quanto non fosse a luglio

Non arrivano sorprese dal Giappone, dove la banca centrale ha mantenuto inalterata la propria politica monetaria. Il Bank of Japan ha infatti lasciato il tasso di interesse al -0,10%, confermando gli attuali acquisti di JGB per 80 trilioni di yen e 6 trilioni di yen in azioni giapponesi all’anno.

BoJ ferma ma Kuroda apre al taglio dei tassi

La BoJ ha confermato tutta la sua attenzione al problema inflazione, che rimane molto distante dall’obiettivo del 2%. Per questo motivo valuta anche la possibilità di cambiare il proprio atteggiamento nei prossimi mesi, se necessario.

Il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha infatti dichiarato di essere “più positivo” riguardo all’idea di un ulteriore allentamento monetario di quanto non fosse dopo il precedente incontro di luglio, dato l’aumento dei rischi per l’economia globale.

Le probabilità di vedere una mossa ulteriormente espansiva della BoJ nella prossima riunione politica del 31 ottobre, dipenderanno fortemente dalle condizioni economiche. La speranza dei nipponici è che lo status quo sui tassi di interesse possa essere mantenuto fino almeno alla primavera del 2020.

Colloqui commerciali con gli USA

Riguardo al commercio, sebbene i recenti dati siano stati leggermente migliori di quanto previsto, forniscono comunque segnali di un peggioramento delle condizioni commerciali.
Questo potrebbe essere un catalizzatore per nuove mosse della BoJ. Mosse che potrebbero dipendere dall’esito dei negoziati con gli Stati Uniti.
Il presidente Trump e il premier Shinzo Abe dovrebbero incontrarsi il 25 settembre all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, e in quella circostanza parlare della possibile esenzione del Giappone dalle tariffe del 25% sui veicoli giapponesi e i ricambi auto. In contropartita, il Giappone accetterebbe di ridurre le tariffe sui prodotti agricoli statunitensi, comprese le importazioni di carni bovine.

Yen in ripresa contro USD ed EUR

Sul fronte valutario, il mercato non è rimasto impressionato dalla dichiarazione della Banca del Giappone, che ha fatto aumentare la domanda di JPY (ieri c’è stato anche il meeting della FED). Il cambio è così scivolato sotto quota 108, come vediamo sulla webtrader .

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Va evidenziato però il complessivo momento di debolezza della valuta giapponese, che dalla fine di agosto ha perso un po’ di quota rispetto al biglietto verde.
Lo Yen si muove invece in modo leggero contro l’euro, anche se il cambio continua a rimanere oltre quota 119,00.

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