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Brexit

Caos BREXIT, la Sterlina sprofonda ai minimi di 3 anni contro il dollaro (GBP-USD)

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La valuta britannica è scivolata sotto quota 1,20 rispetto al biglietto verde. Intanto Johnson perde la maggioranza alla Camera dei Comuni

La tempesta Brexit continua a fare gravi danni alla sterlina, che ha toccato quota 1,1959 dollari, ovvero i minimi da quasi tre anni contro il dollaro, prima di rimbalzare e recuperare il terreno perso.

Eccetto il flash crash, mai così debole dal 1985

L’ultima volta che si è visto un cambio così debole fu il 7 ottobre del 2016 – pochi mesi dopo il voto sul il referendum sull’uscita di Londra dall’Unione europea. La valuta britannica perse oltre il 6 per cento in circa 2, minuti fino a toccare 1,1841 sul dollaro.
Possiamo vederlo sulla piattaforma .

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Se escludiamo questa data, per trovare una sterlina debole come lo è stata oggi bisogna addirittura tornare indietro fino al 1985.
Dal referendum sulla Brexit nel giugno 2016, la sterlina ha perso il 20% del suo valore nei confronti del biglietto verde.

Caos Brexit, Johnson in bilico

A spingere questa nuova ondata di vendite sulla sterlina è il timore di elezioni anticipate oltre che la possibilità di una Brexit senza accordo, visto che la sospensione decisa dal premier Boris Johnson riduce al minimo i giorni utili per scongiurare questo scenario.

Colpo di scena

Tuttavia nel pomeriggio c’è stato però un nuovo colpo di scena: il governo di Boris Johnson ha perso la maggioranza alla Camera dei Comuni, giacché l’ex sottosegretario Philip Lee, oppositore della Brexit, è passato al gruppo di opposizione dei Liberaldemocratici.
Questo cambiamento non comporta l’automatica caduta del governo, ma sposta senza dubbio gli equilibri a Westminster e rimette in gioco i modi e i tempi della Brexit: i laburisti e i conservatori ribelli vogliono votare una legge che impedisca al Regno Unito di abbandonare la Ue con un no deal.

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