Il Ferragosto della Banxico è stato all’insegna della sforbiciata al costo del denaro. L’istituto centrale messicano ha infatti tagliato il tasso di interesse di 25 pb portandolo all’8,00% (decisione non unanime, infatti un membro ha votato per mantenere invariati i tassi).
Svolta della Banxico dopo 5 anni
Si tratta della prima manovra accomodante dal giugno 2014, quando i tagli portarono il livello al 3,00%. Dalla fine del 2015, l’istituto centrale ha progressivamente accresciuto il costo del denaro portandolo fino all’8,25%, allo scopo di domare un’inflazione che è sfuggita al controllo, e successivamente per mantenere la capacità di attrarre capitali e quindi sostenere il Peso messicano.
Settimane pesanti per il peso MXN
A proposito della valuta messicana, nel paese sudamericano c’erano diversi timori su come i mercati avrebbero reagito a una manovra accomodante, specie al culmine di una settimana caratterizzata da nervosismo e cattivi presagi. Alla fine però la decisione della Banca del Messico non ha avuto grande impatto, tanto che la coppia dopo essere salita ai test dei massimi settimanali a 19,75, in seguito si è ritirata verso 19,58, come possiamo vedere sulla webtrader di .
Va detto che tuttavia il cambio continua a mantenere una impostazione rialzista. Dalla fine di luglio il peso ha ceduto circa il 2,50% rispetto alla valuta statunitense.
Banxico verso altri due interventi nel 2019
Come motivazioni alla mossa accomodante, Banxico ha citato il rallentamento dell’inflazione (che è arrivata al 3,78%) e il rallentamento dell’economia globale che richiede stimoli da parte della banca centrale.
Inoltre Banxico ha alimentato le aspettative che potrebbero esserci ulteriori interventi di allentamento nei prossimi mesi. In prospettiva, gli analisti prevedono che ridurrà di 25 pb il tasso di interesse in altre due occasioni quest’anno (settembre e novembre).
