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Brexit, NO DEAL sempre più vicino: GBP sui minimi di 28 mesi contro l’euro

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Londra e Bruxelles sempre più distanti, le speculazioni sul divorzio senza accordo costano care alla valuta britannica

Le ultime novità riguardo alla questione Brexit e lo spettro del no-deal, affondano ancora la sterlina che scende sui minimi di due anni e mezzo contro l’euro, e aggiorna i minimi di 2 anni contro il dollaro.

Si va verso una No Deal Brexit

Dopo aver fallito tutti i tentativi di accordo con Bruxelles (durante il governo May), Londra si sta avviando sempre più decisamente verso un “no deal”, quando mancano solo tre mesi all’atteso 31 ottobre, giorno in cui la Brexit diverrà effettiva.
La possibilità di un’uscita disordinata, già riproposta dalla nomina di Boris Johnson come nuovo Premier, è diventata sempre più concreta negli ultimi giorni.

Diversi esponenti del nuovo esecutivo britannico continuano a dimostrarsi sempre più orientati verso il “no deal”, a sentire le loro dichiarazioni. Il neo-ministro degli Esteri ed ex ministro per la Brexit Dominic Raab ha mandato a dire all’Ue che deve cambiare il proprio atteggiamento “ostinato” per evitare un divorzio senza accordo a ottobre.
Anche Michael Gove ha parlato di un Governo ormai convinto che i colloqui con l’Unione europea non porteranno più da nessuna parte, annunciando che il governo sta “lavorando sul presupposto”che i colloqui con l’UE potrebbero fallire.

Sterlina in caduta libera

I mercati hanno ovviamente reagito malissimo alla prospettiva no-deal, scenario che catapulterebbe il Regno Unito fuori dall’Unione europea senza periodi di transizione o accordi commerciali.
La sterlina inglese sta continuando a perdere quota sia contro l’euro () che contro il dollaro USA ().
Nei confronti della valuta unica, il pound è sceso ai livelli più bassi da marzo 2017, e adesso scambia a 0,9119 come possiamo vedere sulla piattaforma del broker .

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La sterlina continua a perdere quota anche contro il dollaro. Il cross è scivolato a 1,2307 aggiornando i minimi di oltre due anni e avvicinandosi ulteriormente verso la soglia psicologica di 1,20.
E’ chiaro che l’ipotesi di no-deal continuerà ad influenzare il pound fino a che il destino della Brexit non verrà definitivamente chiarito.

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